mercoledì 2 agosto 2017

Elav Stoner Open Air Fest - 08.07.2017 - Birrificio Elav (Comun Nuovo, BG)


Elav Stoner Open Air Fest - 08.07.2017 - Birrificio Elav (Comun Nuovo, BG)
[Karma to Burn + My Sleeping Karma + Toner Low + Monte Nero + Ride Paranoia]

Estate torrida e afosa. Una piana sconfinata che sa di letame e smog. Ci vuole birra fresca e stoner rock. Questi due ingredienti li trovo al Birrificio Elav, nei dintorni di Bergamo, dove (ad ingresso gratuito) è stato organizzato un festival di 2 giorni dedicato ai suoni sabbiosi e valvolari. Ci sono per la seconda giornata, che inizia intorno alle 18:00, con il Sole ancora alto.

I primi ad abbronzarsi sul palco sono i Ride Paranoia. Il loro rock alternativo è un ottimo aperitivo per iniziare la serata. Freschi come una Pils appena spillata, mischiano decisi riff stoner rock e melodie orecchiabili (figlie dei Queens of the Stone Age) con un interessante retrogusto elettronico, grazie all’uso dei synth. Veramente gustosi!

I Monte Nero possiedono invece il gusto tostato e amaro di una birra stout ad alta gradazione alcolica. Siamo dalle parti del southern stoner dei Corrosion of Conformity, reso acido da armonizzazioni vocali alla Alice in Chains (molto bella in particolare la voce del bassista) e da alcuni arrangiamenti di chitarra spigolosi e rumorosi, a metà strada tra Fatso Jetson e le band di Steve Albini. Per il mio palato, ai loro riff manca un po’ di incisività e nelle loro canzoni abbondano un po’ troppo le parti cantante a discapito di quelle strumentali, però nel complesso sono un’ottima bevuta!

Panino, ennesima ottima birra artigianale del birrificio che ci ospita, e sono di nuovo sotto il palco per i Toner Low. Ritrovo la band olandese dopo più di 10 anni. Ai tempi fu un concerto al Cox 18 a Milano, e mi spazzarono letteralmente via con i loro pesantissimi riff ultra dilatati. Dai tempi del loro primo (splendido) full lenght è passato tanto tempo, e il trio, oltre ad aver cambiato bassista (ora in formazione c’è l’ex 7Zuma7 Miranda Vandervoot), ha abbassato ancor di più le accordature e abolito completamente le alte frequenze. La loro musica è un magma di distorsione ai limite dell’infrasuono, che stordisce completamente (anche se purtroppo non ha effetto sulle zanzare, che mi sbranano per tutta la serata!). Alla fine del loro concerto sono completamente rintronato come se di birre ne avessi bevute decine! E, per quanto l’esperienza sia stata certamente coinvolgente, sento un po’ la mancanza dell’attacco che possedevano i loro riff, quando ancora erano caratterizzati da un range di frequenze udibili per l’orecchio umano.

Accolti da un grande entusiasmo del pubblico, accompagnati da una brezza leggera e da nuvoloni neri che possiedono le potenzialità per la classica bufera estiva per umidità accumulata in eccesso, salgono sul palco i My Sleeping Karma. Il loro space rock progressivo è pulsante e dinamico, trascinato da una sezione ritmica precisissima e ricca di groove. Melodie orientaleggianti, arpeggi post rock e suoni liquidi. Tutto scorre, continuamente. Basta un attimo e le nuvole sono sparite, trasportate via dalla musica fluida e inarrestabile della band. Non c’è quell’imprevedibilità che ci si potrebbe aspettare da un genere libero da vincoli come questo. Non c’è improvvisazione, né minuscoli granelli di polvere a sporcare le canzoni. Tutto è scintillante come l’acqua e solidamente costruito, per quanto gli edifici eretti dalla band tedesca siano surreali come quelli di un quadro di Escher, con scale che si inseguono in ogni direzione e specchi che riflettono ogni struttura. Veri e propri architetti della composizione musicale capaci di dar vita una musica affascinante.

Dopo essersi depurati con la musica acquatica dei My Sleeping Karma, si torna agli eccessi alcolici con i Karma to Burn. Karma opposti. Fin dal primo riff - carico, sporco e potentissimo - capisco che il gruppo è più compatto e dinamico del concerto al quale ho assistito esattamente un anno fa. Tiro micidiale, suono valvolare, energia che scorre in mezzo al pubblico, fino ad innescare il pogo. Ben presto però una corda di chitarra si rompe. Will Mechum sostituisce lo strumento, ma la sostituta perde in parte la forza grassa e rombante della Les Paul. Ma l’energia non manca mai. Stoner rock puro e semplice. Quello vero e genuino. Costruito su riff che non ti capaciti come possano avere tanta botta. Quando si rompe una corda anche della seconda chitarra, Mechum è costretto a cambiare quella della sua Les Paul, che torna finalmente ad imbracciare. Così il concerto si chiude come era iniziato, con quel suono potentissimo, che puzza di tequila e sigarette, che è difficile farsi entrare nel cervello riuscendo a rimanere fermi. La birra finale è dedicata ai Karma to Burn, una band alla quale dovrebbe essere concessa la cittadinanza italiana ad honorem, visti i frequentissimi passaggi dal nostro paese, in tempi recenti. E ovviamente è dedicata anche a chi ha organizzato un festival splendido come questo! Alla salute!
[R.T.]


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Elav Stoner Open Air Fest - 07.08.2017 - Birrificio Elav (Comun Nuovo, BG)
[Karma to Burn + My Sleeping Karma + Toner Low + Monte Nero + Ride Paranoia]

Torrid and sultry summer. A boundless plain that smells of manure and smog. It takes fresh beer and stoner rock. These two ingredients can be found at Birrificio Elav, in the neighbourhood of Bergamo, where a (free admission) 2 days festival dedicated to sandy and valvular sounds has been organized. I'm here for the second day, starting around 6 pm, with the Sun still high in the sky.

The first ones to get tanned on stage are Ride Paranoia. Their alternative rock is a great aperitif to start the evening. Fresh like a Pils from the tap, they mix direct stoner rock riffs and catchy tunes (sons of Queens of the Stone Age) with an interesting electronic aftertaste, thanks to the use of synths. Really tasty!

Monte Nero, instead, have the toasted and bitter taste of a high-alcoholic stout. We are next to the southern stoner of Corrosion of Conformity, made acid by vocal harmonization reminiscent of Alice in Chains (particularly beautiful the voice of the bassist) and by some edgy noisy guitar arrangements, halfway between Fatso Jetson and Steve Albini bands. For my palate, their riffs lack a bit of incisiveness and their songs abound a bit too much in sung parts at the expense of the instrumental ones, but overall they are a great drink!

Sandwich, another great craft beer of the brewery hosting us, and I am back under the stage for Toner Low. I finally attend to a gig of the Dutch band after more than 10 years. At that time it was a concert at Cox 18 in Milan, and they literally wiped me away with their extremely ultra-dilated riffs. Since the time of their first (amazing) full length has passed so long, and the trio, in addition to having changed bassist (now in formation is the former 7Zuma7 Miranda Vandervoot), has lowered even more their tuning and completely abolished high frequencies. Their music is a magma of distortion at the limit of the infrasound, completely stunning the audience (though unfortunately it does not affect mosquitoes, chewing me up for the whole evening!). At the end of their concert I feel dazed as if had drunk dozens of beers! And although the experience was certainly engaging, I miss a bit the attack they used to have when they were still characterized by a range of frequencies audible to the human ear.

Greeted by a great audience enthusiasm, accompanied by a light breeze and black clouds with the potential for the classic summer storm for excess moisture, My Sleeping Karma get on stage. Their progressive space rock is pulsating and dynamic, dragged by a rhythmic section that is precise and rich in groove. Oriental melodies, post rock arpeggios and liquid sounds. Everything flows, continuously. Just a moment and the clouds are gone, carried away by the fluid and unstoppable music of the band. There is not that unpredictability that one could expect from a musical genre free of constraints like this. No improvisation, no tiny granules of dust to dirty the songs. Everything is as sparkling as water and solidly built, even though the buildings of the German band are as surreal as those of an Escher painting, with stairways chasing each other in every direction and mirrors reflecting each structure. Real architects of musical composition capable of creating a fascinating music.

After having been purified by My Sleeping Karma aquatic music, the return to alcohol excesses with Karma to Burn. Opposed karma. Since the first riff - groovy, dirty and powerful - I understand that the band is more compact and dynamic than the concert I attended to exactly a year ago. Killing riffs, valve sound, energy flowing through the audience, and finally mosh. Soon, however, a guitar string breaks. Will Mechum replaces the instrument, but the substitute loses part of the grim and rumbling strength of the Les Paul. But energy never fails. Pure stoner rock. The true and genuine one. Built on incredibly powerful riffs. When also a rope of the second guitar breaks, Mechum is forced to change the string of his Les Paul and he finally plays that again. So the concert ends as it began, with that powerful sound, smelling of tequila and cigarettes, difficult to get into the brain staying still. The final beer is dedicated to Karma to Burn, a band to which Italian citizenship should be honored, given the many concerts in our country, in recent times. And of course it is also dedicated to those who have organized an amazing festival like this! Cheers!
[R.T.]





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