Calibro 35 + Le Capre a Sonagli – 05.03.2016 – The Cage Theatre (Livorno)
La mèta della serata è il concerto di un gruppo da colonna sonora poliziottesca…quindi inseguimenti a manetta. Ecco, non proprio: la nostra serata inizia con una fantastica ruota a terra...ironia della sorte? Aggirato in qualche modo il problema – che ci fa perdere un po’ di tempo e ci fa anche un po’ incazzare – arriviamo comunque a destinazione.
L’opening act è – purtroppo – maledettamente già in corso, ma il rock ipercinetico, rumoroso, un po’ folle de Le Capre a Sonagli fa girare le cose nel verso giusto e ci fa sbollire la seccatura del ritardo. Con il suo approccio divertente e diverito, la band combina una sezione ritmica elastica e funkeggiante con chitarre (una elettrica, una acustica) deliranti su accordi dissonanti, feedbacks e melodie sghembe. Riusciamo a sentire solo 20 minuti, ma le premesse sono ottime e speriamo quindi di vederli presto in un loro concerto ”intero”.
Terminata la pausa fra il cortometraggio ed il lungometraggio, ecco iniziare il film immaginario di cui i Calibro 35 propongono l’ideale colonna sonora. Un B-movie fantascientifico di fine anni 60/inizio anni 70, in cui i sintetizzatori rubano il ruolo cui in passato erano deputate le chitarre, pur mantenendo protagonisti basso e batteria. Quarantacinque minuti di funky psichedelico incentrati sull’ultimo album, in cui la band milanese mostra la sua splendida nuova incarnazione. Dinamico e divertente come ogni altra “pellicola” della band, S.P.A.C.E. è probabilmente ancor più ricercato e originale, con le sue atmosfere spaziali che dal vivo risultano ancor più dilatate che su vinile, e che perfettamente si innestano tra le strutture movimentate dei brani. In apertura e chiusura del primo tempo outtakes di film di genere: super-cult lo spezzone finale, tratto da Omicron di Ugo Gregoretti (1963), con l’assurdo-grottesco dialogo di due extraterrestri sulla pratica tutta umana e primitiva di “entroscucchiare”!
Il secondo tempo è dedicato al meglio dello “spaghetti-funky” grazie al quale i Calibro 35 possono essere considerati i capofila del revival poliziottesco degli ultimi anni. Fantasiosi, coinvolgenti e vagamente noir come i migliori film di Di Leo, fanno convivere lo sguardo beffardo di Tomas Milian in Milano Odia: la Polizia non può Sparare e quello malvagio di Gian Maria Volontè in Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto con l’ironia dei film di Maurizio Merli.
Un concerto superlativo, che esalta il numeroso pubblico del The Cage e conferma i Calibro 35 come una delle migliori band in circolazione sui palchi italiani.
[E.R. + R.T.]
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Calibro 35 + Le Capre a Sonagli – 03.05.2016 – The Cage Theatre (Livorno)
The destination of this night is the concert of a poliziottesco soundtrack band…so car chases at full throttle. Well, this is not exactly the case: our night starts with a flat tire indeed…ironically enough, isn’t it? Somehow we fixed the problem – a time waste which makes us feel a bit pissed-off! – and we rich the venue.
Sadly the opening act is already going on, but the hyperkinetic, noisy, a bit weird rock of Le Capre a Sonagli makes things getting better and we soon forget the hassle of the delay. Entertaining and funny, the band combines a funky, frisky rhythmic section with delirious guitars (one electric, the other acoustic) fluttering with dissonant chords, feedbacks and crooked melodies. We listen to only 20 minutes of their show, yet the premises are great and so we really hope to attend very soon to one “full” concert.
When the break between the short and the feature film is over, here it starts the imaginary movie of which Calibro 35 perform the ideal soundtrack. A late 60s/early 70s sci-fi B-movie, in which synths get the main role formerly prerogative of guitars, yet keeping bass and drums as leading actors. Forty-five minutes of psychedelic funky focused on the latest album, in which the band from Milano shows its splendid new incarnation. Dynamic and amusing as all the other “films” of the band, S.P.A.C.E. is probably even more original and refined, with its space atmospheres which sound even more dilated in the live performance than on vinyl and that perfectly fit into the lively structure of the songs. In opening and closing of the first part, outtakes from film di genere: super-cult the final excerpt, from Omicron by Ugo Gregoretti (1963), with the grotesque/absurd dialogue between two aliens on the human, primitive use of “entroscucchiare”!
The second part is dedicated to the best of the “spaghetti-funky” whereby Calibro 35 can be considered as leaders of the poliziottesco revival of the last years. Fanciful, engaging, vaguely noir as the best movies by Di Leo, they bring together Tomas Milian’s mocking glance in Milano Odia: la Polizia non può Sparare and Gian Maria Volonté wicked eyes in Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto with the irony of Maurizio Merli’s movies.
A superb concert, exalting the large audience of The Cage and confirming Calibro 35 as one of the best bands on Italian stages nowadays.
[E.R. + R.T.]