Depeche Mode - Violator
(1990, Mute)
Simbolo della musica degli anni '80, il synth pop raggiunge uno dei suoi massimi apici all'alba della nuova decade con il settimo album dei Depeche Mode. Giusto un attimo prima che il suono delle chitarre distorte spazzi via l'intero genere. Intimo e misterioso, Violator mette al bando gli eccessi romantici e si tuffa nella musica introspettiva della nuova era. Grazie all'abile rifinitura del suono realizzata da Flood, Violator proietta i Depeche Mode nel futuro, al tempo stesso connettendoli con i loro antenati (ad esempio "Heroes" di David Bowie). Un flusso oscuro che scivola in perfetto equilibrio fra melodie immediate, arrangiamenti complessi, ritmiche che creano dipendenza e atmosfere affascinanti. Se dovessimo trovare che cosa ha ucciso i suoni sintetici degli anni '80, probabilmente scopriremmo che non è stato solo il rock alternativo, ma anche l'abissale profondità di Violator.
[R.T.]
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Depeche Mode - Violator
(1990, Mute)
Symbol of 80s music, synth pop reaches one of its highest peaks at the dawn of the new decade with the seventh Depeche Mode album. Just a moment before the sound of distorted guitars sweeps away the entire genre. Intimate and mysterious, Violator bans romantic excesses and dives into introspective music of the new era. Thanks to skillful sound finish realized by Flood, Violator projects Depeche Mode into the future, while connecting them to their ancestors ("Heroes" by David Bowie, for example). A dark flow sliding in perfect equilibrium among immediate melodies, complex arrangements, addictive rhythmic and charming atmospheres. If we had to find the killer of synthetic 80s sounds, maybe we would discover that it was not only alternative rock, but also the abyssal depth of Violator.
[R.T.]
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