Sherpa – 06.04.2019 - Cascina Bellaria Rural Music Club! (Sezzadio, AL)
Se ne sono accorti tutti che in Italia, negli ultimi anni, si è sviluppata un’interessantissima scena psichedelica. Tutti, eccetto noi italiani. Mentre all’estero coniavano un nome per questa scena (Italian Occult Psychedelia) noi facevamo di tutto per occultarla nell’underground più profondo (al concerto de La Piramide di Sangue eravamo tre (stre)gatti, ad esempio). I pescaresi Sherpa rischiano di subire la stessa sorte. Poche date - per lo più tra pochi intimi - in Italia e, dall’altro lato, un posto sul palco più suggestivo (Het Patronaat) del Roadburn. Per quanto l’aura di mistero giovi a questa musica, portarla alla luce è un dovere morale che ogni fedele della divinità del rock dovrebbe sentire dentro di sé. I pochi presenti alla Cascina Bellaria assistono ad una cerimonia di melodie liquide, atmosfere rarefatte e tempi dilatati che non dimenticheranno facilmente, e che li porterà a diffondere il verbo affinché questo non si disperda come altre volte in passato. La musica degli Sherpa è una nuvola che avvolge i presenti e riempie la struttura in legno della Cascina, cambiando forma, consistenza e pressione sonora in modo fluido e naturale. Alcune volte siamo circondati dai fiocchi globulari compatti degli arpeggi che salgono a spirale verso l’alto. Altre da cirri filamentosi che scorrono liquidi sul manico di un basso fretless. L’energia si accumula fino al punto in cui la musica assume la forma rotonda e il colore scuro dei cumulonembi sul punto di rovesciare il diluvio. E’ qui che i distesi panorami sonori disegnati da una chitarra ricca di echi arpeggiata con le dita, o da un E-bow, diventano nere avvisaglie di tempesta, preludio a potenti riff ultrabassi post stoner. Un miracolo sonoro generato a due passi da casa, che lasciarsi sfuggire sarebbe un peccato mortale.
[R.T.]
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Sherpa – 04.06.2019 - Cascina Bellaria Rural Music Club! (Sezzadio, AL)
Everyone has realized that in recent years in Italy an extremely interesting psychedelic scene has developed. Everyone, except us Italians. While abroad they coined a name for this scene (Italian Occult Psychedelia) we did everything to hide it in the deepest underground (at La Piramide di Sangue concert we were just a handful of people, for example). Sherpa, from Pescara, are likely to suffer the same fate. Few dates - mostly in really small venues - in Italy and, on the other hand, a place on the most suggestive stage (Het Patronaat) at Roadburn Festival. Even though the aura of mystery benefits this music, bringing it to light is a moral duty that everybody trusting in the rock deity should feel within himself. The few ones at Cascina Bellaria attend a ceremony of liquid melodies, rarefied atmospheres and dilated times that they will not easily forget, and that will lead them to spread the word so that this does not disperse itself like other times in the past. Sherpa music is a cloud enveloping the audience and filling the wooden structure of the Cascina, changing shape, texture and sound pressure in a fluid and natural way. Sometimes we are surrounded by the compact globular flakes of arpeggios that spiral upwards. Others from filamentous cirrus clouds that run liquid on the handle of a fretless bass. The energy accumulates up to the point where music takes on the round shape and the dark colour of the cumulonimbus clouds on the verge of reversing the flood. It is here that the extended soundscapes drawn by a guitar rich in echoes and played with fingers, or by an E-bow, become black storm signals, a prelude to powerful ultra-low post stoner riffs. A sound miracle generated a few steps from home, that letting it slip away would be a mortal sin.
[R.T.]
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