Moon Duo – Occult Architecture Vol. 1
(Sacred Bones Records, 2017)
Esperti viaggiatori (mentali), i Moon Duo. Stavolta ci accompagnano in un trip che inizia dopo il tramonto per concludersi quando il Sole sarà ben alto sopra le nostre teste. Dal buio profondo della notte, illuminato solo dai neon della metropoli, alla luce accecante del giorno. Il percorso di maturazione e trasformazione compiuto dalla band è un viaggio di pop psichedelico alchemico diviso in due volumi: Occult Architecture Vol. 1 e 2. Un viaggio che inizia dalle nebbie darkwave e si conclude nel cielo azzurro della neo-psichedelia. Lo Yin è il primo volume, registrato nella più dark delle città (Berlino) e pubblicato nel più freddo dei mesi (Febbraio). La droga (sintetica) generata dal gruppo è una musica caratterizzata da distorsioni fuzzose (disciolte in flanger liquidi) e da un labirinto di ritmi ossessivi che si inseguono, ipnotici, senza fine. In questa atmosfera claustrofobica tipicamente berlinese ci sono degli splendidi raggi di luce lunare: le melodie. Sono loro a rendere canzoni come Cold Fear e Will of the Devil delle autentiche perle di pop lisergico. Dream pop che diventa nightmare pop.
[R.T.]
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Moon Duo – Occult Architecture Vol. 1
(Sacred Bones Records, 2017)
Moon Duo: expert (mental) travellers. This time they take us on a trip that begins after the sunset to end when the Sun will be high above our heads. From the deep dark of the night, illuminated only by the neons of the metropolis, to the blinding light of the day. The path of growth and transformation carried out by the band is a journey of alchemic psychedelic pop divided into two volumes: Occult Architecture Vol. 1 and 2. A journey that begins with the darkwave fog and ends in the neo-psychedelic blue sky. Yin is the first volume, recorded in the darkest of the cities (Berlin) and published in the coldest of the months (February). The (synthetic) drug generated by the band is a music characterized by fuzzy distortions (dissolved in liquid flanger) and a labyrinth of obsessive, hypnotic, rhythms chasing one another endlessly. In this typically Berlin claustrophobic atmosphere, there are beautiful rays of lunar light: their melodies. They makes songs as Cold Fear and Will of the Devil authentic pearls of lysergic pop. Dream pop that becomes nightmare pop.
[R.T.]
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