Testament + Runover – 29/07/2016 - The Jungle (Cascina, PI)
C’era una volta un giovane metallaro. Alla fine dello scorso millennio, circondato dall’orda nu metal che pareva moltiplicarsi senza fine, nutriva ancora la speranza che qualcuno degli storici gruppi thrash gli venisse in soccorso. E in effetti i Testament pubblicarono un capolavoro come The Gathering e addirittura annunciarono un concerto a pochi passi da casa sua (al Ciak a Cascina). La salvezza pareva raggiunta. Ma il concerto saltò. Niente lieto fine.
Nuovo millennio, una quindicina di anni dopo. I Testament offrono una seconda possibilità a quel metallaro paziente. Anche stavolta la sventura si accanisce e rischia di far saltare il concerto. Ma le divinità del metallo hanno la meglio. Il concerto questa volta si è tenuto. Il lieto fine è meritato.
La serata al Jungle inizia presto con l’heavy metal classico dei Rusty Nails, ma sono impegnato in fila per conquistare panino e birra, e quindi mi perdo il loro concerto.
Birra alla mano, mi avvicino al palco per i Runover. Il loro groovy metal è divertente e i quattro sanno come intrattenere il pubblico, grazie ad una musica dinamica e potente, ma anche ad un atteggiamento scazzone e divertito. Se musicalmente siamo dalle parti dei Pantera (ma con riff più orientati all’hard rock e all’heavy metal piuttosto che al southern rock), il cantante ha assimilato la lezione di Faith No More e primi Korn, con linee vocali focalizzate sull’esaltazione del tiro della band.
Quando il prato è ormai gremito di metallari di diverse generazioni, è il turno dei Testament. Fin dall’attacco - affidato ad Over the Wall - si capisce che la band ha una montagna di energia da liberare, e si dimostra subito capace di farla esplodere in faccia al pubblico. Se la perizia tecnica era prevedibile visti i nomi in gioco (Steve Di Giorgio e Gene Hoglan accompagnano gli storici Chuck Billy, Eric Peterson e Alex Skolnick), non era scontata la carica sprigionata dalla band. Nell’unico loro concerto al quale avevo assistito (2006) avevano infatti suonato con straordinaria precisione, ma forse con un pizzico di freddezza e senza la necessaria violenza (eccezion fatta per Chuck Billy!). Stasera invece la compattezza dell’insieme è straordinaria e le mazzate si susseguono a raffica, istigando un pogo selvaggio. Con una prestazione vocale travolgente, Chuck Billy si conferma ancora una volta un vulcano in continua eruzione, e Skolnick (che in occasione del concerto precedente appariva gelido come un turnista) è assolutamente dentro alla musica della band, inanellando una serie di assoli e di fraseggi a dir poco memorabili. Se in D.N.R. la band non riesce a ricreare il muro di suono eretto in fase di registrazione, alla fine il peccato è davvero veniale, perché gli apici raggiunti da Disciples of the Watch, The New Order e Over the Wall sono indiscutibili. Più di quindici anni dopo quel concerto mancato, una 3 Days of Darkness massiccia a dovere riesce a mettere in pace il piccolo metallaro (adesso invecchiato!) innamorato di The Gathering.
[R.T.]
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Testament + Runover – 07/29/2016 - The Jungle (Cascina, PI)
Once upon a time there was young metalhead. At the end of the last millennium, surrounded by the nu metal horde, he still hoped that some of the historical thrash metal bands came to his rescue. Indeed Testament released a masterpiece like The Gathering and they also announced a gig close to his home (at the Ciak, in Cascina). Salvation seemed almost reached. But then the concert was canceled. No happy ending.
New millennium, more than 15 years later. Testament give a second chance to that patient metalhead. Also this time misfortune rages and there is the risk that concert may be canceled. But this time metal gods prevail. This time the concert took place. The happy ending is deserved.
The early start of the event at The Jungle is Rusty Nails classic heavy metal. But I am in a line to grab beer and hot dog, and so I lose their show.
Then, with the beer in my hand, I approach the stage to listetn to Runover. Their groovy metal is funny and the four musicians well know how to entertain the audience thanks to the perfect combination of powerful dynamic music and amused approached. If from the musical point of view we are near to Pantera (even though riffs are more hard rock and heavy metal oriented instead of being southern rock tasted), the singer has assimilated Faith No More and early Korn lesson, with his vocal lines focused on the enhancing of the groove of the band.
When the lawn is finally crowded with metalheads from different generations it is time for Testament. Since their attack - Over the Wall - it immediately becomes clear that the band has got plenty of energy to unleash and they immediately prove to be able to blow it up before the audience. If the technical expertise was to be expected given the names involved (Steve Di Giorgio and Gene Hoglan accompany the historical Chuck Billy, Eric Peterson and Alex Skolnick), the energy was not to be taken for granted. Indeed, in the only of their concert I attended to (2006), they played with amazing ability, yet with a little too much coldness and without the needed violence (except for Chuck Billy!). On the contrary tonight their compactness is extraordinary and blows follow one another in sort of bursts, instigating a wild mosh. With an overwhelming vocal performance, Chuck Billy once again proves to be a volcano in constant eruption, while Skolnick (which in the other gig appeared detached as a session musician) is absolutely deeply involved in the music of the band, playing a series of really memorable solos and phrasings. If in D.N.R. the band can not re-create the wall of sound erected during recordings, in the end it is really a venial sin because the peaks achieved by Disciples of the Watch, The New Order and Over the Wall are undeniable. After more than 15 years after that missed show, an amazingly massive 3 Days of Darkness succeeds in bringing peace to that young (now aged!) metalhead in love with The Gathering.
[R.T.]
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