giovedì 12 aprile 2018

Wedge - 31.03.2018 - Cafè Albatross (Pisa)


Wedge - 31.03.2018 - Cafè Albatross (Pisa)

Chi è rimasto a casa per il maltempo, e chi mancava per le vacanze pasquali, si è davvero perso una fantastica serata di puro rock. Impregnati di tutto quello che di bello ci hanno regalato gli anni '70, i Wedge attualizzano e rendono ancora vivo ed energico un genere che rischierebbe di essere puro revival. E se già nell'appena uscito Killing Tongue tutto questo era chiaramente messo per scritto (anzi per "inciso"), il concerto di stasera ha decisamente enfatizzato la vivacità artistica di questa band sottolineandone valore e bravura. La chitarra di Kiryk Drewinski è l'anima di questo trio e l'essenza delle loro canzoni. Tanto i riffs, quanto i fraseggi e gli assoli, vibrano di pura energia elettrica e rendono impossibile tenere i piedi fermi davanti al palco. E se le tastiere (che si alternano con il basso e a volte lo rimpiazzano alla Doors maniera) impolverano di fascino vagamente psych i pezzi del trio berlinese, la batteria micidiale e carica di tiro di Holger “The Holg” Grosser è quella forza motrice che fa la differenza con molte altre band del genere e dal vivo detta tutto un altro passo al set. Un'ora di musica tutta d'un fiato, in cui i pezzi del nuovo album si alternano con quelli dell'omonimo debut, e a cui si aggiunge un quarto d'ora di boogie come bis premio per il non numeroso, ma certo caloroso, pubblico. Un concerto intimo - per il locale e per il pubblico presente - ma con tutta la bellezza e l'impatto di un set in scaletta al Desertfest. 
[E.R.]
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Wedge - 03.31.2018 - Cafè Albatross (Pisa)

Those who stayed at home for bad weather, and those who were on Easter holidays, really missed a fantastic evening of pure rock. Impregnated with all the beauty that the 70s gave us, Wedge actualize and make alive and energetic a genre that risks being pure revival. And if in the just released Killing Tongue all this was clearly written (or rather "pressed"), tonight's concert has definitely emphasized the artistic liveliness of this band highlighting its value and skill. Kiryk Drewinski's guitar is the soul of this trio and the essence of their songs. Riffs, phrasings and solos vibrate with pure electric energy and make it impossible to keep your feet still in front of the stage. And if keyboards (which alternate with the bass and sometimes replace it as Doors used to do) scatter vaguely psych charm on the songs of the Berlin trio, Holger "The Holg" Grosser killing groovy drums are that driving force that makes the difference with many other bands of the genre and gives a completely different pace to the set. An hour of music all in one breath, in which the tracks of the brand new album alternate with those of the homonymous debut, and to which is added a quarter of an hour of boogie as a prize for the not numerous, but certainly warm, audience. An intimate concert - for the venue and for the spectators - but with all the beauty and impact of a set scheduled at Desertfest.
[E.R.]

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