Philm – 16.09.2015 – Cycle Club, Calenzano (FI)
Chitarra, basso e batteria, in linea retta,
proprio al bordo del palco. Fin dalla disposizione si capisce che i Philm,
oltre a mettere al centro il loro leader, desiderano il contatto diretto con il
pubblico. Sudore, energia e nessun atteggiamento da divi, con puro spirito
rock. Chi conosce la carriera di Dave Lombardo sa quanto il batterista che ha
contribuito a rendere Reign in Blood
uno dei massimi capolavori del metal, non si sia mai adagiato sul successo
della sua band madre, ma abbia sempre, con umiltà e coraggio, ricominciato da
zero con nuovi progetti, spesso destabilizzanti per il suo vecchio pubblico
(Fantomas su tutti). I Philm confermano lo spirito sperimentatore di
Lombardo, che non conserva neanche una goccia di sudore pur trovandosi a suonare
in un piccolo club, neanche troppo affollato, da tanto è partecipe del progetto
musicale di cui fa parte. La musica dei Philm poggia su fondamenta blues ma
possiede lo spirito divertito ed esploratore del crossover di fine anni 80 /
inizio 90 (le ritmiche trascinanti dei Rage Against the Machine,
l’imprevedibilità dei Faith No More, il sapore psichedelico dei Jane’s
Addiction). Il protagonista è ovviamente il groove indemoniato di Dave Lombardo
(rullate e ripartenze furiose dimostrano quanto il maestro abbia appreso dai
suoi discepoli: Brann Dailor -Mastodon- e Allen Blickle -Baroness-, tanto per
fare due nomi), ma non sono da meno la chitarra di Gerry Nestler e il basso di
Pancho Tomaselli nel rendere dinamica la fusione tra sfuriate hardcore, liquide
dilatazioni psichedeliche, riff stoner e martellanti muri sonori. La musica dei
Philm si proietta al di là dei confini di genere e il calore bruciante che
trasmette è il calore sincero di una band che si diverte a suonare in piena
libertà.
[R.T.]
***
Philm – 09.16.2015 – Cycle Club, Calenzano (FI)
Guitar, bass and drums, in a straight line, right on the edge of the
stage. Lineup and layout clearly say that Philm not only put their leader in
the middle of their combo, right on the frontline, but they also want a direct,
almost physical, conctact with the audience. Sweat, raw energy and no rockstar
pose: pure rock attitude. If you know Dave Lombardo and his career – and the
importance of his contribution in making Reign
In Blood one of the masterpieces of metal music – you also well know that
he never settled down on his first band, yet he has always been looking for new
projects, humbly and courageously, often destabilizing his fans (I’m thinking
of Fantomas above of all). Philm confirm Lombardo experimental and genuine
attitude, and even in a small not crowded venue, he plays with all his
enthusiasm, totally envolved in this musical project. Philm music has its roots in blues, yet it has got the easy-going and
innovative approach of late 80s/early 90s crossover (rousing rhythmic of Rage
Against The Machine, unpredictability of Faith No More, psychedelic taste of
Jane’s Addiction). Dave Lombardo frenzied groove (furious stop-and-go show how
much the teacher learnt from his pupils: Brann Dailor – Mastodon – and Allen
Blickle – Baroness- just to mention two of them) is the protagonist. But
equally important are Gerry Nestler guitar and Pancho Tomaselli bass: they are
fundamental in making dynamic the fusion of hardcore rushes, psychedelic liquid
dilations, stoner riffs and hammering sonic walls. Philm music is beyond the boundaries
of musical genres, and its burnig warmth is that of a genuine band enjoying the
music that is composing and playing.
[R.T]
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