domenica 21 febbraio 2016

Isaak + Humulus + Jussipussi – 13.02.2016 – Lo-Fi (Milano)


Isaak + Humulus + Jussipussi – 13.02.2016 – Lo-Fi (Milano)

La Heavy Psych Sounds Records sta diventando una delle etichette italiane più interessanti per quanto riguarda le sonorità stoner rock ed è sostanzialmente una garanzia di qualità per il genere: il concerto di presentazione della loro ultima uscita - Sermonize degli Isaak - è quindi un appuntamento da non perdere.
Sul palco del Lo-Fi la prima scossa elettrica la portano i JussiPussi. Il loro stoner è diretto e senza orpelli, divertente come quello dei Queens of the Stone Age. La band ha carica, tiro, grandi riff ed energia strabordante e - grazie anche a suoni potenti - non può che gasare. Se la voce del cantante - un po’ troppo pulita e a tratti imprecisa - è l’unica pecca del loro concerto, c’è da dire che l’attitudine hardcore e divertita di tutto il gruppo rende questo fattore secondario. Nota della serata: il fatto che aprano agli Isaak, fa sì che propongano Explant con anche Boeddu alla voce come nel loro Greatest Tits...gran finale per il loro set!
Lo stoner degli Humulus è meno diretto e più dilatato, con ampi passaggi strumentali dal sapore psichedelico, ed alcuni spunti dal retrogusto southern. Ma anche loro non si fanno mancare brani immediati e trascinanti, strettamente imparentati (a volte forse un po’ troppo!) con quelli dei Kyuss. Massicci, polverosi, caldi, innestano ottime linee vocali e di chitarra su una solida e groovosa sessione ritmica, mostrando il lato più rock e space del genere - in contrapposizione a quello più alternative/punk dei JussiPussi e a quello metal degli Isaak. Grande scoperta!
La maledizione del terzo gruppo delle serate al Lo-Fi colpisce anche gli Isaak (dopo Mutoid Man e Giöbia): a differenza degli ottimi suoni dei primi due gruppi, durante la prima metà del concerto la band genovese soffre di ripetuti problemi con l'amplificazione del basso (dapprima assente, poi talmente alto da fagocitare tutto il resto). Superato il problema e calibrati a puntino i suoni, il valore del gruppo emerge appieno e si impone su tutti i presenti. Pesanti e compatti, a metà strada tra Red Fang e Torche, i genovesi hanno il loro asso nella manica nella straordinariamente potente - ed espressiva - voce di Giacomo Boeddu: un’arma in più, che per certi versi li accomuna agli Zippo (altra band italiana di valore assoluto). Un gruppo che pesta davvero pesante, e che si colloca nella rosa delle bands italiche più interessanti nell'ambito di queste sonorità. Perfetto per chiudere alla grande una serata all’insegna del rock più grasso e carico. 
[E.R. + R.T.]
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Isaak + Humulus + Jussipussi – 02.13.2016 – Lo-Fi (Milano)

Heavy Psych Sounds Records is becoming one of the most interesting stoner rock Italian labels and it can be considered a quality guarantee for the genre: this is the reason why the release party of Sermonize, by Isaak, cannot be missed.
The first electric shock on Lo-Fi stage is generated by JussiPussi. Their stoner rock is direct and funny as Queens of the Stone Age one. The band owns groove, great riffs and an overflowing energy, and – thanks to the powerful sounds too – it cannot do other than excite the audience. If the singer voice – a little too clean and sometimes inaccurate – is the only flaw of their concert, the hardcore and amused attitude of the band in its entirety makes this aspect definitely not so relevant. Note of the evening: opening for Isaak, they play Explant with Boeddu at the voice as in their Greatest Tits…grand finale for their show!
Humulus stoner rock is not so direct, yet it is more dilated, with wide instrumental openings with psychedelic taste and some hints with southern aftertaste. But even in their setlist there are immediate and enthralling songs, closely related with Kyuss ones (sometimes maybe a little too much!). Mighty, dusty, hot, they insert great vocal and guitar melodies in a solid and groovy rhythmic session, showing the most rock and space side of the genre – in opposition to the alternative/punk side of JussiPussi and the metal one of Isaak. Great discovery!
The curse of the third band in Lo-Fi evenings affects also Isaak (after Mutoid Man and Giöbia): while the first two bands benefit from great sounds, during the first half of the show the band from Genova suffers a lot of problems with bass amp (at first absent, then so loud to engulf all the rest). Overcome the technical difficulties and calibrated the sounds to perfection, the band’s value fully emerges and imposes itself on everyone. Heavy and compact, halfway between Red Fang and Torche, Isaak have got their ace up in the sleeve in the extraordinary powerful – and expressive – voice of Giacomo Boeddu: a great weapon that in some ways makes them comparable to Zippo (another Italian band of absolute value). They beat really heavy and can be considered as one of the most interesting Italian bands in this genre. Perfect to excellently close an evening dedicated to the fattest and mighty rock.
[E.R. + R.T.]


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