mercoledì 31 luglio 2019

Gorilla Pulp + The Re-Stoned + Pretty Lightning + Ananda Mida feat. Conny Ochs - 11.05.2019 - Desert Fox Fest V- Circolo Bikers (Cadeo, PC)


Gorilla Pulp + The Re-Stoned + Pretty Lightning + Ananda Mida feat. Conny Ochs - 11.05.2019 - Desert Fox Fest V- Circolo Bikers (Cadeo, PC)

Come sono arrivato al Desert Fox Fest? Perché sto indossando una t-shirt di Scialpi (o Shalpy)? Per trovare una risposta a queste domande bisognerebbe ricostruire il viaggio che inizia nel momento in cui alcuni loschi individui progettano un rapimento alieno ai miei danni per poi scorrazzarmi per due giorni tra mangiate, bevute, panorami mozzafiato in luoghi mistici e rock n’ roll. Un viaggio complicato da ricostruire, e di cui il Desert Fox Fest è una delle - assolutamente inattese - tappe. Senza connessione internet, mentre sta per abbattersi un diluvio, mi ritrovo così catapultato nella provincia piacentina ad un festival stravolto causa maltempo. Spaesato da tutta questa imprevedibilità, mi lascio trasportare come un bambino alle giostre.

Quale sarà la prima attrazione? Cantante americano su hard rock psichedelico fluidissimo e in continuo cambiamento: Ananda Mida con Conny Ochs. Possibile?! Il fatto che me li ricordassi molto diversi dipende dal fatto che sono stato sballottato tutto il giorno come se fossi stato dentro una lavatrice (piena di alcol) oppure perché sono cambiati loro rispetto al concerto del 2017?! Con un frontman carismatico, che pare un incrocio tra i sogni erotici delle adolescenti degli anni '70 e '90, la loro musica sinuosa e scorrevole perde qualcosa in potere lisergico, e acquista frenesia e imprevedibilità. La voce pulita del cantante è una pioggia che ha lavato via parte della polvere desertica, ma che, al tempo stesso, ha fatto guadagnare fascino rock.

Dei tedeschi Pretty Lightning ascolto solo qualche pezzo perché la tempesta si è calmata e ne approffitto per andare a mangiare (e bere un altro po’, vabbè) all’esterno, nell’area dove si sarebbe dovuto trovare il palco principale, purtroppo sacrificato per cause di forza maggiore. Nonostante gli stravolgimenti (alcuni gruppi sono stati cancellati) il festival è comunque una figata, ben organizzato e con un’atmosfera rilassata e amichevole. I Pretty Lightning, dicevo. Solo qualche pezzo...ma che pezzo! Per me, che sono un fan sfegatato dei Black Angels, la psichedelia da garage liberata dal duo tedesco è divertentissima. Un batterista essenziale e dinamico, un mare di echi e reverberi e una voce che sembra quella di un gatto sotto acido. Da rivedere assolutamente!

Paura e delirio al Desert Fox Fest con una foto sotto la statua di Padre Pio, che campeggia in mezzo alla piazza del paese (alla quale si contrappone un’assurda fontana di Batman nell’area del concerto), e poi siamo di nuovo dentro. Bastano le prime note dei The Re-Stoned per trovarsi catapultati in un mondo parallelo dove astronavi russe volano nelle gole del Grand Canyon americano. Il trio di Mosca ha aggiustato le attrezzature spaziali scampate al crollo sovietico con metodi occidentali. Metodi tipicamente americani come i riffoni stoner e le dilatazioni desertiche, ma soprattutto europei, come studi ingegneristici progressivi (vedi la splendida cover di Red dei King Crimson). Un batterista ipercinetico, tecnicamente spaventoso, contribuisce a rendere cervellotica - ma sempre trascinante - la musica della band, che si innesta alla perfezione nel filone psych/prog fatto di jam rielaborate tanto caro a Monkey3, My Sleeping Karma e Yuri Gagarin, anche se con un maggior interesse per il riff e la potenza, e una minore predisposizione alle ripetizioni ipnotiche e ossessive. Come ogni buon gruppo psichedelico anche i The Re-Stoned non accennano a finire il carburante della loro astronave e ci trasportano per un tempo infinito/indefinito sulle galassie più lontane. Grande scoperta!

Dopo i viaggi interstellari dei The Re-Stoned, torniamo sulla Terra, con un afterparty bello sudato e festaiolo. I Gorilla Pulp sono la chiusura perfetta di serata. La birra della staffa, direi. Il loro hard rock alcolico e diretto necessita di un paio di brani per riscaldarsi, ma poi prende letteralmente fuoco. Duelli di chitarra alla Thin Lizzy e riffoni belli carichi (che ricordano la reinterpretazione degli anni '70 di Kadavar e Duel) sono quanto di meglio per finire col botto! Il loro set scorre in un lampo e ci lascia la sensazione di una grande festa non intenzionata a finire. E ora, quale sarà la prossima tappa di questo viaggio?
[R.T.]
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Gorilla Pulp + The Re-Stoned + Pretty Lightning + Ananda Mida feat. Conny Ochs - 05.11.2019 - Desert Fox Fest V- Circolo Bikers (Cadeo, PC)

How did I get to the Desert Fox Fest? Why am I wearing a Scialpi (or Shalpy) t-shirt? To find an answer to these questions we should retrace the journey that begins when some shady guys plan an alien abduction to my damage and then run me around for two days eating and drinking, through breathtaking views in mystical and rock n 'roll places. A journey which is complicated to retrace, and of which Desert Fox Fest is one of the - absolutely unexpected - parts. Without internet connection, while a flood is about to fall, I find myself thrown into Piacenza surroundings at a festival which is revolutionized due to bad weather. Bewildered by all this unpredictability, I let myself be carried like a child to the rides.

What will be the first attraction? American singer on really fluid and ever-changing psychedelic hard rock: Ananda Mida with Conny Ochs. Really?! The fact that  I have a really different memory of them depends on the fact that I was tossed around all day like I was inside a (full of alcohol) washing machine or it is due to the fact they have changed from their 2017 concert?! With a charismatic frontman, who looks like a crossbreed between the erotic dreams of 70s and 90s adolescents, their sinuous flowing music loses something in lysergic power, and acquires frenzy and unpredictability. The singer's clean voice is a rain that has washed away some of the desert dust, but which, at the same time, has improved rock charm.

Of the German Pretty Lightning I listened to only a few songs because the storm had calmed down and I took advantage of it to eat something (and drink a little more, oh well) in the outside area where the main stage should have been, unfortunately sacrificed due to force majeure. Despite the upheavals (some bands have been canceled), the festival is still cool, well organized and with a relaxed friendly atmosphere. Pretty Lightning, I said. Only a few songs ... but what kind of songs! For me, who I am a great Black Angels fan, the garage psychedelia freed by the German duo is hilarious. An essential and dynamic drummer, a sea of echoes and reverbs and a voice that looks like a cat under acid. Absolutely to be seen live again!

Fear and loathing at Desert Fox Fest with a picture under Padre Pio statue, which stands out in the middle of the town square (and to which counterposes an absurd Batman fountain in the concert area), and then we're back in. The Re-Stoned first notes are enough to find ourselves catapulted into a parallel world where Russian spaceships fly through the gorges of the American Grand Canyon. The Moscow trio fixed the space equipment that escaped the Soviet collapse with Western methods. Typically American methods such as stoner riffs and desert dilations, but above all European ones, such as progressive engineering studies (see the amazing cover of Red by King Crimson). A hyperkinetic, technically terrific, drummer contributes to make brainy - yet always enthralling - the music of the band, which perfectly fits into the psych/prog genre made of reworked jams so dear to Monkey3, My Sleeping Karma and Yuri Gagarin, even if with a greater interest in riffs and power, and a lower predisposition to hypnotic and obsessive repetitions. Like any good psychedelic band even The Re-Stoned do not hint at finishing the fuel of their spaceship and transport us for an infinite/indefinite time on the most distant galaxies. Great discovery!

After The Re-Stoned interstellar journeys, we return to the Earth, with a sweaty party-loving afterparty. Gorilla Pulp are tonight's perfect closure. Their alcoholic and direct hard rock needs a couple of tracks to warm up, but then it literally catches fire. Thin Lizzy guitar duels and beautiful groovy mighty riffs (reminiscent of Kadavar and Duel's reinterpretation of the 70s) are the best thing ever to finish with a bang! Their set flows in a flash and leaves us with the feeling of a big party that doesn't want to end. And now, what will be the next stop of this journey?
[R.T.]

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