sabato 26 agosto 2017

Disintegrate Your Ignorance Fest 2017 – Day 1


Disintegrate Your Ignorance Fest 2017 – Day 1
Ufomammut + Doom + The Mild
04.08.2017 - Giavera del Montello (TV)

Sono un cliente affezionato. Quando un festival mi piace - sia per la musica, sia per l’atmosfera - è sempre un piacere tornarci. Ad un anno di distanza dalla tromba d’aria che costrinse i Converge a suonare 2 set nella stessa serata per poter garantire a tutti gli spettatori di assistere al loro concerto trasferito al chiuso dopo che il crollo di diversi alberi aveva distrutto il palco, eccomi nuovamente qui, tra le bellissime colline del Montello.

La prima giornata inizia dal palco piccolo (e chi si ricorda il palco di emergenza allestito l’anno scorso, se lo dimentichi: quest’anno anche quello piccolo è un palco vero e proprio!), e dalla musica dei The Mild. Ogni festival che si rispetti deve aprirsi con il botto. E la giovane band veneziana è il botto giusto. La loro musica è sludge cattivo e malato di scuola Eyehategod, che alterna fucilate hardcore a tutta velocità a macigni post metal che colpiscono la nuca, senza disdegnare feedback e dissonanze. Grande scoperta! Non poteva esserci inizio migliore!

Cena vegana e poi di nuovo di fronte al palco piccolo, dove iniziano i Doom. Nome storico del crust punk più grezzo e fangoso, con i loro assalti tipicamente hardcore scatenano subito un pogo violento. Se la band precedente aveva stupito per la devastante forza giovanile della sua musica, i veterani inglesi suonano invece ingolfati e soffocati. Nonostante la velocità, tutto suona vischioso e impantanato. Per chi (come me) viene dalla violenza precisa e calibrata del metal, suona strano sentire un batterista che, pur andando veloce, non distrugge i tamburi ad ogni colpo - o un chitarrista che non ha l’attacco in grado di staccarti i timpani ad ogni riff. Eppure il fascino dei Doom sta proprio in quella orripilante sensazione di ritrovarsi ubriaco in mezzo ad una rissa con la polizia, con i conati in bocca. Merito della voce gutturale, dei suoni sudici e dei ritmi d-beat che inducono a spintonarsi con il vicino che tranquillamente si beve una birra facendosi i cazzi suoi. Anarchia pura.

E dopo il doom di nome, ecco quello di fatto. Sul main stage salgono gli Ufomammut. Il pubblico, numeroso e appassionato, è la dimostrazione che la band di Tortona sta iniziando a raccogliere anche in Italia ciò che all’estero è ormai, giustamente, un dato di fatto. Con suoni inizialmente non perfettamente calibrati, il doom cosmico della band piemontese impiega alcuni minuti a svelarsi in tutta la sua potenza psichedelica. Ma nella seconda parte dello show veniamo rapiti dalle mazzate interstellari del trio. E si conferma la mia teoria astrofisica secondo la quale quando la componente “mammut” (riff) è più in evidenza di quella “ufo” (visioni psichedeliche), si gode di più! All’apice del trip spaziale, l’astronave cade di colpo. Saltata la luce. Sembra di essersi svegliati di soprassalto. Intontiti attendiamo il ritorno dell’energia. Si riparte. Gran finale con pioggia di meteoriti, fulmini cosmici e tempeste di distorsioni. Heavy psychedelic music, made in Italy. DOCG.
[R.T.]

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Disintegrate Your Ignorance Fest 2017 – Day 1
Ufomammut + Doom + The Mild
08.04.2017 - Giavera del Montello (TV)

I am a loyal customer. When I like a festival - both for the music and the atmosphere - it's always a pleasure to come back. One year after the whirlwind that forced Converge to play 2 sets in the same evening to guarantee all the participants to attend their concert (moved indoor after the collapse of several trees had destroyed the stage) here I am again, among the gorgeous Montello hills.

The first day starts from the small stage (and who remembers the emergency stage set up last year, forget about it: this year also this one is a proper stage!) and the music of The Mild. Every festival you respect must open with the bang. And the young Venetian band is the right bang. Their music is a evil sick sludge of Eyehategod school, alternating hardcore at full-speed and post-metal boulders, without disdaining feedbacks and dissonances. Great discovery! There could be no better start!

Vegan dinner and then again in front of the small stage for Doom. With its typically hardcore assaults, the historical name of the roughest and muddiest crust punk immediately triggers a violent mosh. If the first band was astonishing for the devastating youthful strength of its music, the British veterans sounds engulfed and suffocated instead. Despite the speed, everything sounds gunky and bogged. For those who (like me) come from the sharp and calibrated metal violence, it sounds weird to hear a drummer who, while going fast, does not destroy the drums at every turn - or a guitarist who does not have the attack that can break eardrums at every riff. Yet the charm of Doom lies in that horrible feeling of being drunk in the midst of a fight with the police, with retchings in the mouth. Thanks to the guttural voice, the nasty sounds and the d-beat rhythms that induce to push with the neighbor who quietly drinks a beer giving a fuck of the rest. Pure anarchy.

And after doom as a name, doom in fact. Ufomammut on the main stage. The audience, numerous and passionate,is the proof that the band from Tortona has finally gained in Italy the success reached abroad years ago. With sounds initially not perfectly calibrated, the cosmic doom of the trio takes a few minutes to reveal itself throughout its psychedelic power. But in the second part of the show we are abducted by their interstellar blows. And my astrophysical theory gets confirmed: when the "mammoth" component (riffs) is more prominent than the "ufo"  one (psychedelic visions), pleasure increases! At the top of the space trip, the spaceship collapses. The power goes out. It's like waking up with a start. Stunned we all wait for the rest of the show. Grand finale with rain of meteorites, cosmic lightnings and storms of distortions. Heavy psychedelic music, made in Italy. DOCG.
[R.T.]

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