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lunedì 11 marzo 2019

The Blank Canvas – Vantablack


The Blank Canvas – Vantablack
(Drown Within Records, 2018)

Una tela nera. O, meglio, uno schermo che proietta ossessivamente le stesse immagini. Istantanee fotografiche che si inseguono secondo traiettorie geometriche, come in un labirinto di specchi. I fotogrammi che compongono il video sono riff spigolosi che si incastrano tra loro, in costante movimento, fino ad apparire curvi e rotondeggianti. In questo intreccio straniante brilla la superficie nera metallizzata delle melodie, lucidissime e riflettenti. Mi impegno per non rimanere risucchiato nel vortice visivo, e mi accorgo che questo schermo si trova nel bel mezzo della pista da ballo di un locale di inizio anni 2000, dove si alternano darkwave e progressive metal. Ma l’assenza di qualsiasi eccesso romantico, da una parte, e di ipertecnicismo, dall’altra, mi fa capire che il nuovo millennio è iniziato da un pezzo. Le due anime sono finalmente fuse alla perfezione, senza alcuna caduta di stile (nessuno ha le New Rocks ai piedi), secondo la lezione di band come i Leprous (d’altra parte l’anima dei Blank Canvas proviene dal math rock spaziale dei Karl Marx was a Broker). Non resta che prendere un bel cocktail fluorescente e gettarsi in pista.
[R.T.]
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The Blank Canvas – Vantablack
(Drown Within Records, 2018)

A black canvas. Or, better, a screen that obsessively projects the same images. Photographic snapshots that follow each other according to geometric trajectories, like in a labyrinth of mirrors. The frames composing the video are angular riffs that fit together, constantly moving, until appearing curved and roundish. In this alienating interweaving sparkles the metallized black surface of the melodies, extremely shiny and reflecting. I try not to get sucked into the visual vortex, and I realize that this screen is in the middle of the dance floor of an early 2000s club, where darkwave and progressive metal alternate. But the absence of any romantic excess, on the one hand, and of technical rigidity, on the other one, makes me understand that the new millennium has begun long time ago. The two souls are finally merged to perfection, without any faux pas (no one is wearing New Rocks), according to the lesson of bands like Leprous (after all Blank Canvas soul comes from Karl Marx was a Broker space math rock). You just have to take a nice fluo cocktail and throw yourself on the dance floor.
[R.T.]

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