Pagine

martedì 27 novembre 2018

Electric Wizard + Ufomammut + Humulus – 18.11.2018 – Live Club (Trezzo sull’Adda, MI)



Electric Wizard + Ufomammut + Humulus – 18.11.2018 – Live Club (Trezzo sull’Adda, MI)

Voglio bene agli Electric Wizard e agli Ufomammut come se fossero i miei fratelli maggiori. Sono cresciuto insieme alla loro musica, e, al tempo stesso, loro sono cresciuti davanti ai miei occhi. Mi hanno aperto i timpani a nuovi suoni e mi hanno dato un sacco di consigli indispensabili (soprattutto per quanto riguarda b-movie da non perdere… non certo per rimorchiare, visto che la loro musica non è la più adatta allo scopo). Essere insieme ad entrambi, stasera, è un doveroso ringraziamento nei loro confronti, e per questo decido di essere presente a Trezzo sull’Adda nonostante i concerti di Dark Buddha Rising e Fuoco Fatuo a Bologna e Kikagaku Moyo a Ravenna.

I primi a salire sull’imponente palco del Live Club sono i padroni di casa Humulus. Il loro stoner rock intriso di melodie grunge è il perfetto antipasto ai piatti forti della serata. Un po’ emozionati per la responsabilità di dover scaldare il pubblico che attende i mostri sacri del genere, se la cavano però davvero bene, alternando riffoni sabbiosi e rotondi, arpeggi psichedelici e melodie vocali calde e coinvolgenti. La strada intrapresa è quella giusta (come dimostra l’ultimo disco Reverently Heading into Nowhere) per poter rivaleggiare in futuro con i fratelli maggiori.

Gli Ufomammut mi fanno entrare nella loro cameretta per farmi sentire quanto le basse frequenze facciano tremare le mura. Allucinanti filmati psichedelici ad amplificare l’effetto stordente della musica. Mi assicurano di non aver truccato la mia birra con alcuna droga… o forse dicono così solo perché hanno paura che dica tutto a mamma?! Non capisco come mai i vetri non vadano in frantumi sotto le ondate gommose della distorsione, che si gonfia in una nuvola di rumore fino a riempire ogni spazio, e dalla quale solo la robusta batteria di Vita riesce ad affacciarsi, per mostrarci ritmo e struttura nel caos sonoro. Il concerto degli Ufomammut più fisico e carico, tra quelli ai quali ho assistito (e sono 7!). Una band che guarda negli occhi il pubblico con la sicurezza di chi ha raccolto quello che merita, ma anche con l’umiltà di chi sente che c'è sempre spazio per imparare ancora. Come non voler bene ad un fratello così?

Entro poi nella camera del fratello drogato per davvero, Electric Wizard. Quello che la mamma cerca di non farmi prendere come esempio. I feedback che introducono il riff di Witchcult Today (e che accompagneranno ogni momento di “silenzio”, come un acufene costante indotto da una musica ascoltata a volumi esagerati) sono fumo denso di marijuana, attraverso il quale vedo spezzoni di vecchi film horror, post apocalittici o sex exploitation. Dopo 25 anni di continui cambi di line up, è straordinario sentire come la band di Jus Oborn suoni ancora compatta e travolgente. Con il tempo uno strato di polvere (di origine occulta) ha coperto il vomito con il quale la band aveva insozzato la sua camera fra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000, ma i momenti tossici continuano ad affiorare tra un riff e l’altro. Schizzi di psichedelia pesante macchiano di colori acidi il nero intenso del doom sepolcrale suonato dalla band, come frammenti visionari in un horror degli anni '60. Lungi da essere disintossicata, la musica del fratellone elettrico è però tanto possente e coesa - anche nella manipolazione delle dissonanze e degli effetti larsen - da sembrare, oggi, pienamente in grado di controllare le sue sregolatezze. E grazie a suoni ottimamente bilanciati, mi regala uno dei suoi migliori concerti (stasera è il quinto!). 
[R.T.]

***

Electric Wizard + Ufomammut + Humulus – 11.18.2018 – Live Club (Trezzo sull’Adda, MI)

I love Electric Wizard and Ufomammut as if they were my elder brothers. I grew up with their music, and at the same time, they grew up before my eyes. They opened my eardrums to new sounds and gave me indispensable advice (especially with regard to unmissable b-movies... certainly not to pick girls up, since their music is not the most suitable for the purpose). Being together with both, tonight, is a dutiful thanks to them, and for this reason I decide to be present in Trezzo sull'Adda despite the concerts of Dark Buddha Rising and Fuoco Fatuo in Bologna and Kikagaku Moyo in Ravenna.

The first to get on the imposing Live Club stage are the hosts Humulus. Their stoner rock drenched in grunge melodies is the perfect starter before tonight's meaty bits. A little excited for the responsibility of warming up the audience waiting for the legends of the genre, but they are doing very well, alternating sandy huge riffs, psychedelic arpeggios and warm engaging vocal melodies. The road taken is the right one (as evidenced by the latest album Reverently Heading into Nowhere) in order to rival the older brothers in the future.

Ufomammut let me enter their bedroom to make me feel how the low frequencies make the walls tremble. Dazzling psychedelic films to amplify the stunning effect of music. They assure me that they did not fix my beer with any drugs... or maybe they say that just because they're afraid I could say something to mom?! I do not understand why glasses does not shatter under the gummy waves of distortion, which swells in a cloud of noise to fill every space, and from which only Vita robust drums manage to emerge, to show us rhythm and structure in the sound chaos. The most physical and groovy Ufomammut concert among those I attended to (and they are 7!). A band that looks into the eyes its audience with the self-confidence of those who have collected what they deserve, but also with the humility of those who feel that there is always room to learn even now. How not love a brother like that?

Then in the really doped brother's room, Electric Wizard. The one mom fears I would take as an example. Feedbacks introducing Witchcult Today riff (and that will accompany every moment of "silence", like a constant tinnitus induced by music listened to exaggerated volumes) are dense smoke of marijuana, through which I see clips of old horror, post apocalyptic or sex exploitation movies. After 25 years of continuous line-up changes, it's extraordinary to hear how Jus Oborn's band still sounds compact and overwhelming. Over time, a layer of dust (of hidden origin) covered the vomit with which the band had soiled its room between the late 90s and early 2000s, but the toxic moments continue to surface between a riff and the other. Spots of heavy psychedelia stain with acid colours the intense black of the sepulchral doom played by the band, as visionary fragments in a 60s horror movie. Far from being detoxified, the music of the electric big brother is so powerful and cohesive - even in the manipulation of dissonances and larsen effects - to seem, today, fully able to control his excesses. And thanks to perfectly balanced sounds, he gives me as a present one of his best concerts (tonight the fifth!).
[R.T.]

 

Nessun commento:

Posta un commento