Pagine

giovedì 30 novembre 2017

Nudist - 18.11.2017 - Ganz of Bicchio (Viareggio, LU)

 

Nudist - 18.11.2017 - Ganz of Bicchio (Viareggio, LU) 

Chi l'avrebbe detto che l'alluminio potesse suonare così rovente? Che un riff tagliente come l'acciaio potesse bruciarti la carne e strappartela via come se fosse un morso? Le molte sfumature nascoste dietro il post hardcore rumoroso dei Nudist si manifestano attraverso strumenti ideati e costruiti dal chitarrista della band, in cui alluminio e legno convivono e generano un suono che è sintesi dei contrasti tra le sue componenti. Per questo ibrido metallo/materia organica, non può esistere luogo di espressione più adeguato del Ganz of Bicchio. Il minuscolo locale ricavato da un vecchio magazzino è in grado di racchiudere il freddo dell'underground e il calore di una sala familiare con caminetto, con una potenza di fuoco (sonoro) spaventosa e un bilanciamento sempre equilibrato. E' qui che stasera trovano forma le dissonanze disturbanti del trio fiorentino, capace di far convivere con disinvoltura la furia più bestiale e il calore appassionato della melodia. Controtempo stordenti ma sempre carichi di groove, precisione chirurgica, imprevedibilità ritmica e armonica che tanto ricordano il noise rugginoso degli Unsane e delle band di Steve Albini. Il tutto appesantito secondo il moderno verbo post metal. Alla fine della serata scopro che l'alluminio brucia più del legno.
[R.T.]

 

Nudist - 11.18.2017 - Ganz of Bicchio (Viareggio, LU) 

Who could imagine that aluminum could sound so scorching? That a riff, sharp like steel, could burn your flesh and tear it away as if it was a bite? The many shades hidden behind Nudist noisy post-hardcore reveal themselves through tools designed and built by the band guitarist, in which aluminum and wood coexist and create a sound that is synthesis of the contrasts between its components. For this metal/organic matter hybrid, there can be no more suitable place of expression than Ganz of Bicchio. The tiny club born from the ashes of an old warehouse is able to contain the cold of the underground and the warmth of a family room with fireplace, with a terrific (sonic) firepower and with a very good balance. Here, tonight, the disturbing dissonances of the trio from Florence take form. And here the most bestial fury coexist with the passionate heat of the melody. Stunning controtempo, yet always rich in groove, surgical precision, rhythmic and harmonic unpredictability reminiscent of the rusty noise of Unsane and Steve Albini's bands. The whole made heavier in post-metal style. At the end of the night I discover that aluminum burns more than wood.
[R.T.]
 

Nessun commento:

Posta un commento