Pagine

lunedì 25 settembre 2017

Celeste - 23.09.2017 - Alchemica (Bologna)

 

Celeste - 23.09.2017 - Alchemica (Bologna)

Buio in sala. Buio sul palco. Tanto fumo a formare una fitta nebbia. Uno, due, tre, quattro frontali dalla luce rossa si accendono in sequenza. E poi è l'apocalisse. C'è molto poco di celestiale nei francesi Celeste. Più che sospesi nell'Empireo, siamo sprofondati sottoterra. Sembra di essere dentro ad un tunnel nel profondo di una miniera. Poca aria, ed un forte senso di oppressione. Quasi di smarrimento. Unica bussola a nostra disposizione i fiochi fasci di luce rossa dei quattro Caronte che ci guidano in quella che ha tutta l'aria di essere un'angusta cavità infernale. Le bordate del quartetto sono implacabili e micidiali. La batteria è al tempo stesso fondamenta e colonne delle composizioni del combo francese. Le due chitarre ed il basso costruiscono mura e ponti di riffs in cui vaghiamo sperduti, schiacciati, ma al tempo stesso ammaliati. Solo 50 minuti, che volano via in un attimo. Finita la musica, accese nuovamente le luci, è come tornare a respirare dopo una lunga apnea. Ci si senti più liberi, leggeri. Uscendo dall'Alchemica, l'oscurità della notte all'improvviso si mostra più celeste.
[E.R.]

   

***

Celeste - 09.23.2017 - Alchemica (Bologna)

Dark in the hall. Dark on stage. So much smoke to form a dense fog. One, two, three, four headlamps with red light turn on in sequence. And then it's the apocalypse. There is very little celestial in the French Celeste. More than suspended in the empyrean sky, we are sunk into the underground. It seems to be inside a tunnel in the depths of a mine. Little air, and a strong sense of oppression. Almost of dismay. The one and only compass available are the the dim beams of red light of the four Charon driving us into what seems a narrow infernal cavity. The attacks of the quartet are implacable and deadly. Drums is at the same time the foundations and the columns of the compositions of the French combo. The two guitars and the bass build walls and bridges of riffs in which we wander lost, crushed, but at the same time bewitched. Only 50 minutes, flying away in a moment. The music over, the lights turned on again, it is like breathing again after a long apnoea. It's like feeling more free, lighter. Exiting from Alchemica, the darkness of the night suddenly appears more celestial.
[E.R.]
   


Nessun commento:

Posta un commento