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venerdì 2 settembre 2016

Clutch - Psychic Warfare


Clutch - Psychic Warfare
(Weathermaker Music, 2015)


Al primo impatto Psychic Warfare patisce un pò la strabordante energia del suo predecessore, quell’ Earth Rocker che i Clutch hanno pubblicato nel 2013, e che non è esagerato considerare tra i migliori dischi stoner rock degli ultimi anni. Ma se lo si lascia maturare con pazienza, l'ultimo album della band americana sprigiona tutta la carica funkeggiante degna della fama dei suoi autori, affiancandola ad un’atmosfera da film western carico di un’ironia assolutamente irresistibile. Ci ritroviamo quindi in un saloon buio e polveroso, con un tasso alcolico parecchio elevato, tra partite a carte truccate, risse che scoppiano a ripetizione, tavolini che volano e bottiglie che si rompono. La matrice è quella che da anni contraddistingue la band: blues caldo ingrassato da distorsioni stoner, con riff carichi di groove, trascinanti e diretti. Una ricetta già conosciuta, ma non per questo priva di gusto e fascino. I sentori psichedelici di Earth Rocker vengono soppiantati da una ancor più esplicita ascendenza southern e boogie, sostituendo i viaggi mentali da b-movie con viaggi su strade polverose, alla ricerca di un nuovo saloon dove ubriacarsi. Puro spirito hard rock, insomma. Cosa volere di più?
[R.T.]
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Clutch - Psychic Warfare
(Weathermaker Music, 2015) 


At first listening Psychic Warfare suffers a bit the overflowing energy of its predecessor - that Earth Rocker released by Clutch in 2013 and that can be properly considered as one of the best stoner rock albums of recent years. But if it is left to mature patiently, the latest work of the American band unleashes all its funky attitude - worthy of the reputation of its authors - together with a western movie atmosphere full of an absolutely irresistible irony. We find ourselves inside a dark dusty saloon, with an extremely high alcoholic level, amongst fixed card games, continuous brawls, flyng tables and crashing whiskey bottles. The distinctive features of the band are all there: warm blues fattened by stoner distortions and enthralling direct groovy riffs. A well known recipe, but by no means devoid of taste and charm. Earth Rocker psychedelic hints are are supplanted by an even more explicit southern boogie ancestry, replacing b-movie mental trips with travels on dusty roads, looking for a new saloon where getting drunk. In short, pure hard rock spirit. Do you really want something more?
[R.T.]


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