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lunedì 11 settembre 2017

Sanctuary - Into the Mirror Black


Sanctuary - Into the Mirror Black
(Epic, 1990)

Forse l'ispirazione artistica che fece di Seattle il centro del rock tormentato degli anni '90 è nascosta nella posizione periferica di questa città, in contrasto con gli epicentri del rock americano. Non solo il grunge, ma anche l'heavy metal classico ha espresso a Seattle le sue visioni più introspettive, distanti dal mood della musica degli anni '80. Se i Queensrÿche sono stati i padri di questo ramo meditativo del metal, i Sanctuary sono stati sicuramente i loro figli. Secondo album dei Sanctuary, Into the Mirror Black esprime una componente gotica e malinconica (primo step evolutivo verso la musica dei Nevermore) che rende più complesse e profonde le radici tradizionalmente heavy metal della band. Melodie epiche sono qui offuscate da un velo di oscuro romanticismo che rende Into the Mirror Black tanto riflessivo quanto ogni altro album concepito nelle periferie delle mappe rock degli anni '80.
[R.T.]

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Sanctuary - Into the Mirror Black
(Epic, 1990)

Maybe the artistic inspiration that made Seattle the center of the tormented rock of the 90s is hidden in the peripheral position of that city, in contrast with the epicenters of American rock. Even classical heavy metal, not only grunge, expressed in Seattle its most introspective visions, away from the mood of the 80s music. If Queensrÿche were the fathers of this meditative branch of metal, Sanctuary were certainly their sons. Second Sanctuary album, Into the Mirror Black expressed a gothic and melancholic component (first evolutive step towards Nevermore music) that made more complex and deeper the traditional heavy metal roots of the band. Epic melodies are here tarnished by a veil of dark romanticism that made Into the Mirror Black as much thoughtful as any other album conceived in the peripheral position of 80s rock maps.
[R.T.]

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