Earthless/Harsh Toke – Acid Crusher/Mount Swan
(Tee Pee Records, 2016)
Se decidi di prendere in affitto una sala prove a San Diego, ci sono elevate possibilità che questa si trovi in prossimità di un varco di collegamento con un'altra dimensione. Una dimensione dalla quale proviene una forza creativa che si impossessa dei musicisti e li spinge a lanciarsi in infinite jam sessions psichedeliche. E da quelle parti gli adoratori del culto dell'improvvisazione selvaggia sono davvero sempre più numerosi. In questo split gli Earthless vengono accompagnati in un viaggio interstellare dai concittadini Harsh Toke. I primi ad esser risucchiati nel vortice sono gli Earthless. Con un giro di basso che pare un funky suonato al rallentatore partono per un viaggio di un quarto d'ora lungo il quale le chitarre si avvolgono e contorcono in assoli di blues acido. Un viaggio che potrebbe durare all'infinito, da tanto è coinvolgente e ipnotico. Bellissimo! Gli Harsh Toke decollano invece con riff più duri e pesanti,quasi sabbathiani. Ma anche loro ben presto lasciano al basso il ruolo di scala a chiocciola verso lo spazio profondo. Con un giro cupo e ossessivo in cui le chitarre si abbandonano all'improvvisazione cara allo stile dei Grateful Dead, la band disegna il lato oscuro di questo split. La canzone prende velocità per poi rallentare nuovamente, dilatandosi e deformandosi, mostrando una strada diversa, ma ugualmente affascinante, rispetto a quella intrapresa dagli Earthless. Ora non ci resta che andare a scovare la sala prove di San Diego vicina a questo varco magico, e perdersi in sfrenate improvvisazioni.
[R.T.]
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Earthless/Harsh Toke – Acid Crusher/Mount Swan
(Tee Pee Records, 2016)
If you decide to rent a rehearsal room in San Diego, there are high chances that this is in nearby a connecting passage with another dimension. A dimension from which comes a creative force that takes possession of the musicians and pushes them into infinite psychedelic jam sessions. And over there the worshippers of the cult of wild improvisation are really becoming more and more numerous. In this split, Earthless are accompanied on a interstellar journey by their fellow citizens Harsh Toke. The first ones to be sucked into the vortex are Earthless. With a bass line similar to a funky in slow motion, they leave for a quarter-of-an-hour-trip in which guitars wind up and twist in acid blues solos. A journey that could last forever, considering how much engaging and hypnotic it is. Amazing! Harsh Toke, instead, take off with harder heavier - almost Black Sabbath school - riffs. But they too soon leave to the bass the role of spiral staircase down to the deep space. With a gloomy obsessive line upon which guitars indulge in that kind of improvisation so dear to the Grateful Dead, the band draws the dark side of this split. The song takes speed and then slows down again, stretching and deforming, showing an equally fascinating, yet different path from that undertaken by Earthless. Now we just have to find a rehearsal room San Diego close to this magical gate and get lost in relentless improvisations.
[R.T.]
Bom!
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