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giovedì 23 marzo 2017

Nick Oliveri - 25.02.2017 - Cafè Albatross (Pisa)


Nick Oliveri - 25.02.2017 - Cafè Albatross (Pisa)

Il tour solista di Nick Oliveri deve essere una prescrizione medica del suo psicoanalista, secondo me. Suonare, suonare, suonare. Sempre. Anche quando le sue (innumerevoli) band sono a riposo. Mai lasciare accumulare energia troppo a lungo. Mai fermarsi. La terapia prevede una serie di concerti acustici, in cui magari Nick possa dar sfogo alla sua adrenalina in modo più controllato, consapevole e autolimitante. Il medico, però, non ha fatto i conti col suo paziente. Anche una chitarra acustica e un locale minuscolo riescono a liberare in modo irrazionale e prorompente la sua energia. Nessuno si aspetti quindi brani riarrangiati per l’occasione, scaletta studiata razionalmente e meticolosamente, esecuzione formalmente perfetta. Né tantomeno candele, sgabello e atmosfera intima da Mtv unplugged. A parte alcuni brani dei Queens of the Stone Age (Auto Pilot, Another Love Song) che si prestano meglio alla rilettura acustica - e che suonano davvero emozionanti, mostrando il lato più “sensibile” di Nick - per il resto siamo travolti dalla furia di un concerto punk suonato solo con un microfono e una chitarra acustica. Nick parte a briglia sciolta urlando fino ad ingoiare il microfono, con le vene del collo pronte ad esplodere, e si diverte come un matto. Non si accorge che dietro di lui non c’è nessuna band ad accompagnarlo e che non ha un distorsore tra i piedi. Anzi, pare proprio a suo agio nel non nascondere la sua energia dietro un muro di distorsione. La voce - sempre potente, sporca e rabbiosa - è ciò che tiene in piedi il lato musicale del suo show, nel complesso certamente non impeccabile. Perché di show si tratta, più che di concerto. Uno show in cui lo scambio con il pubblico è continuo (al punto da invitare qualcuno del pubblico a suonare la chitarra su Feel Good Hit of the Summer per consentirgli di cantare in libertà) e le bevute offerte (e ricambiate) sono innumerevoli. Forse lo scopo terapeutico del tour è stato raggiunto. Non grazie all’autocontrollo che un concerto acustico solista avrebbe potuto determinare (la serata si conclude con Nick tarantolato che sbraita i versi di Six Shootera cappella” – definizione sua) , ma certamente grazie ad un notevole approfondimento delle relazioni e dei rapporti umani. Oltre che del divertimento. Perché Nick si diverte e fa divertire un Albatross stracolmo. Come non voler bene a Nick?
[R.T.]
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Nick Oliveri - 02.25.2017 - Cafè Albatross (Pisa)

Nick Oliveri solo tour must be a prescription of his psychoanalyst, in my opinion. Play, play, play. Always. Even when his (many) bands are resting. Never accumulate energy  too long. Never stop. The therapy involves a series of acoustic concerts, where maybe Nick could pour out his adrenaline in a more controlled conscious and self-limiting way. The doctor, anyway, has not come to terms with his patient. Indeed, even an acoustic guitar and a tiny club are enough to free his energy in an irrational and exuberant way. So, no one should expect rearranged songs for the occasion, nor a rationally and meticulously studied setlist, nor formally perfect execution. Nor even candles, stool and that intimate atmosphere of MTV Unplugged. Apart from a few Queens of the Stone Age songs (Auto Pilot, Another Love Song) which are better suited to the acoustic reinterpretation - and that sound really exciting, showing Nick most "sensitive" side - the rest is the overwhelming fury of a punk concert played with only a microphone and an acoustic guitar. Nick shouts to the point of swallowing the microphone, with neck veins ready to explode, and having a lot of fun. He does not realize that behind him there is no band and that there is no distortion pedal under his feet. Indeed, he seems at ease in not hiding his energy behind a wall of distortion. His voice - always powerful, dirty and angry - is what sustain the musical side of the show, on the whole certainly not flawless. Because this is a show, more than a concert. A show in which the exchange with the audience is continuous (to the point of inviting someone in the audience to play guitar on Feel Good Hit of the Summer to let him just sing the song) and drinks offered (and returned) are countless. Perhaps the therapeutic purpose of the tour has been reached. This is not due to the self control that an acoustic solo concert could determine (the evening ends with frenzy Nick yelling Six Shooter "a cappella" - his own words), but certainly it is due to a significant deepening of human relations. And fun. Because Nick enjoys himself a lot  and entertains a packed Albatross. How not to love Nick?
[R.T.]

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