Stones From the Hill - II Edition
Appaloosa + Green Oracle + The Digger's Lane + Yearnin'
23.07.2016 - Secret Show (fra Livorno e Pisa)
Chi è cresciuto con il mito dei “generator parties” (le feste lo-fi che hanno forgiato la scena stoner della California del Sud) sa quanto può essere figo un festival completamente “do it yourself”, immerso nel bosco, con pubblico composto esclusivamente da appassionati, alimentato da un generatore a benzina. La chiave di tutto - affinché la serata sia una bordata elettrica e non un unplugged a lume di candela - è il generatore. Proprio quel generatore che ti abbandona nel pomeriggio e rischia di mandare tutto a puttane. Ma il vero motore di un festival di questo tipo non è il generatore in sé: è la passione di un gruppo di esaltati della distorsione. E quindi ogni pezzo va al suo posto e tutto è pronto per partire. Prima che cali il buio la seconda edizione dello Stones from the Hill ha inizio e non risparmia certo sulla potenza del suono.
Gli Yearnin' - che giocano in casa - sono il primo gruppo ad accendere gli amplificatori. Il loro blues rock, caldo, coinvolgente e ben suonato, è la giusta introduzione alla serata, capace di scaldare l'atmosfera con i suoi riffs "a presa rapida"
The Digger's Lane (da Bergamo) allentano il tiro con il loro rock alternativo a metà tra folk cantautoriale e indie rock. Un pò penalizzati dal calore delle distorsioni e dal dinamismo della band precedente, risultano una sorta di parentesi per prendere fiato prima dell'onda d'urto sonora degli ultimi due gruppi in scaletta.
Assorbite alla perfezione le vibrazioni positive del bosco, i Green Oracle stasera suonano ancora più fluidi e trascinanti che durante il (già ottimo!) concerto di fine maggio, di spalla agli Ufomammut. Il doom cosmico del trio, purtroppo privo della voce eterea ed onirica di Giulia (presente solo in formato "registrazione"), viene amplificato nel suo effetto "spirituale" grazie ad una fluidità ed un tiro più decisi, nonché attraverso suoni davvero ben calibrati - profondi e compatti, capaci di riempire ogni spazio tra gli alberi, senza disperdersi.
Grandi protagonisti della serata gli Appaloosa. Dalla prima volta che li abbiamo visti (2003 o 2004) la loro musica si è evoluta verso direzioni sempre più personali, dal math rock ipercinetico di partenza verso una techno analogica macchiata di space rock. Le ritmiche groovosissime di basso e batteria alternano ossessive martellate trance a molleggiatissime aperture funky. Il rincorrersi di batteria e drum machine è continuo e l'effetto è tanto dirompente quanto psichedelico. Il risultato è ad un tempo stordente, estraniante ed inglobante: l'essere immersi nell'oscurità del bosco - parzialmente interrotta solo dalle luci sul palco - contribuisce alla sensazione di fusione ed immersione nell'onda sonora modellata dalla band livornese.
Qualche goccia di pioggia sul finale, ma l'atmosfera è talmente carica che - coperti gli amplificatori - la festa continua ed anche la pioggia decide di non accanirsi. A questo punto, non resta che tenersi pronti per il III capitolo dello Stones from the Hill...fra un paio di mesi!
[E.R. + R.T.]
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Stones From the Hill - II Edition
Appaloosa + Green Oracle + The Digger's Lane + Yearnin'
07.23.2016 - Secret Show (Pisa/Livorno)
Those ones grown up with the myth of "generator parties" (lo-fi parties that built the stoner scene of south California) well know how cool it can be a completely DIY festival: submerged in the wood, made only by enthusiasts of the genre and powered by a fuel generator. The key of this all - to make of the event an electric assault instead of a candlelight unplugged - is the generator. Exactly that generator that stopped to work in the afternoon with risk of spoiling the whole event. But the real engine of such a festival is not the generator itself: indeed, it is the passion of a bunch of people addicted to distortions. And so everything falls into place and everything is ready for the party. before it gets dark, the II chapter of Stones from the Hill begins and it does not certainly save on the power of sounds.
Yearnin' - playing at home - are the first band to turn on the amps. their blues rock - compelling and warm - is the right introduction to the evening, able to create the proper atmosphere with its "quick-setting" riffs.
The Digger's Lane (from Bergamo) slow down the groove with their alternative rock, halfway between song singer-songwriter folk and indie rock. A bit penalized by the warmth of distortions and dynamism of the first band, they are a sort of parenthesis to breathe before the sonic shock wave of the last two bands of the bill.
Perfectly absorbed the positive vibes of the wood, tonight Green Oracle play even more enthralling and fluid than in the (yet great!) concert in May, as support band before Ufomammut. The cosmic doom of the trio - unluckily deprived of the ethereal oneiric Giulia voice (tonight with the band only in the form of recordings) - is amplified in its "spiritual" effect thanks to more incisive fluidity and groove, and also through really well balanced sounds - deep and compact, able to fill any space among the trees without getting lost.
Great protagonists of this evening, Appaloosa. From the first time we saw them live (2003 or 2004) their music has been evolving towards more and more personal directions, from the hyperkinetic math rock of their beginnings to an analogic techno veined with space rock. The ultra-groovy rhythmics of bass and drums alternate obsessive trance hammer strokes and bouncing funky openings. There is a constant chase between drums and drum machine with a disruptive psychedelic effect. The outcome is at the same time stunning, alienating and englobing: being submerged in the dark of the wood - partly interrupted only by the lights on stage - increases the feeling of fusion and immersion into the sonic wave shaped by the band from Livorno.
Few raindrops at the end of the show, but the atmosphere is so electric that covered and sheltered the amps - the party goes on and even rain decides to stop. So we just have to stay tuned and get ready for the III chapter of Stones from the Hill...two months to go!
[E.R. + R.T.]
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