Pagine

domenica 24 luglio 2016

Duel - Fears of the Dead


Duel – Fears of the Dead
(Heavy Psych Sounds, 2016)

“Super heavy tripped out old school stoner metal from Austin, TX”. Dichiarazione di intenti – e di contenuti – che campeggia a chiare lettere tanto sulla copertina che sul cd dell’opera prima dei Duel e che è ultra-sintetica (ed efficace!) recensione di quest’album. Grafica da horror movie “dei tempi d’oro” per l'iconica copertina (per metà puro rosso sangue, per metà bianco&nero teschio incappucciato da cui sogghignano due occhi umani) e atmosfere da film di genere (che - visto che siamo negli States…e per la precisione in Texas! – mi riportano alla mente una pietra miliare come Non Aprite Quella Porta di Tobe Hooper). Le 8 canzoni di Fears of the Dead si nutrono di sonorità proto-metal e proto-doom settantiane, ma hanno anche una componente blues e stoner davvero notevole - che “ingrassa” il suono e rende ancor più tirate e coinvolgenti le ritmiche – venata di psichedelia - riscontrabile soprattutto nella finale Locked Outside. Basso e batteria – essenziali e “micidiali” – fanno un gran lavoro nel creare il compatto e dinamico tappeto ritmico su cui le due chitarre intrecciano riffs ed assoli di sapore settantiano (vedi Thin Lizzy e Blue Öyster Cult). E se da un punto di vista strumentale la formula è sicuramente riuscitissima, a completamento ed esaltazione di tutto questo c’è la voce da bluesman di Tom Frank: calda, potente, graffiante (e dal vivo riesce perfino ad accrescere il suo fascino!) è sicuramente una nota distintiva del combo texano. Trito revival per nostalgici? Assolutamente no: il sound dei Duel è personale e carico di linfa vitale. Compratevi una cassa di birra, alzate il volume delle casse e godetevi la festa!
[E.R.]

*** 

Duel – Fears of the Dead
(Heavy Psych Sounds, 2016)

“Super heavy tripped out old school stoner metal from Austin, TX”. Declaration of intent - and content - standing out both on the cover and on the cd of Duel debut album and which is an ultra-synthetic (and incisive) review of this full-lenght. Heyday horror movie graphics for the iconic cover (half pure blood red, half black&white hooded skull hiding two grinning human eyes) and creepy b-movies atmospheres (being in the States - more precisely in Texas! - it comes to my mind the amazing The Texas Chainsaw Massacre by Tobe Hooper). Fears of the Dead 8 tracks feed on 70s proto-metal and proto-doom sounds, but they also have a huge blues and stoner part - "fattening" the sound and making rhythmics even groovier and more enthralling - veined with psychedelia - especially in the final Locked Outside. Bass and drums - essential and "deadly" - make a great work in creating the compact dynamic rhythmic carpet on which the two guitars interweave 70s tasted riffs and solos (see Thin Lizzy and Blue Öyster Cult). If from the instrumental point of view we are in front of a perfect formula, fulfillment and exaltation of this all is Tom Frank bluesman voice: powerful and scratchy (even more charming in live shows!) it is definitely a distinctive note of the Texan band. Trite revival for nostalgics? Not at all: Duel sound is personal and full of lifeblood. Buy a pack of beers, turn up the volume and enjoy the party! 
[E.R.]


Nessun commento:

Posta un commento