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venerdì 10 giugno 2016

Ufomammut + Karl Marx was a Broker + Green Oracle – 27.05.2016 – Cycle Club, Calenzano (FI)




Ufomammut + Karl Marx was a Broker + Green Oracle – 27.05.2016 – Cycle Club, Calenzano (FI)

Gli Ufomammut tornano sul palco del Cycle a distanza di un anno e mezzo dall’ultima volta (la data fiorentina del Magickal Mastery Tour – serie di concerti di supporto al dvd live XV, pubblicato appunto per i loro 15 anni di attività – a fine novembre 2014). E forti della pubblicazione del loro album più diretto - Ecate - propongono uno show ancor più devastante e viscerale.

La serata la inaugura un trio di recente formazione: Green Oracle. Due pezzi, trenta minuti di viaggio - fra sonorità doom e sludge, venate di atmosfere lisergiche. A creare uno stacco netto tra la prima trascinante canzone e la seconda, il “preludio” di quest'ultima, dal sapore di un mantra - con ospite femminile alla voce, didgeridoo e cimbali tibetani. Il basso è il cuore pulsante di questo trio: da qui sgorgano tanto l’onda ritmica quanto la marea delle melodie. Formazione davvero interessante, di cui non resta che attendere registrazione ed uscita dell’opera prima.

Cambio repentino di sonorità con l’ingresso sul palco dei pistoiesi Karl Marx was a Broker – stasera in formazione “duo” anziché trio, con l’assenza di Stefano Tocci (chitarra/synth) simpaticamente segnalata da una sua foto collocata sul palco in sua vece. Basso, batteria e un tappeto di synth e samplers per un set dinamicissimo e super-ritmato che si muove con disinvoltura a cavallo di più generi (prog, math rock, post hardcore…), con contaminazioni davvero efficaci e a tratti quasi “catchy” nonostante la violenza di alcuni passaggi. Tecnicamente molto preparati, soffrono solo di qualche imprecisione sulla batteria – magari dovuta proprio all’insolita formazione “amputata” – che però non inficia l’impatto e il fascino tellurico della loro musica.

Si torna infine al binomio pesantezza/lentezza. Stavolta mi seguo gli Ufomammut attaccata al palco. E faccio bene. Perché mi ritrovo dentro ad Ecate - suonato sostanzialmente nella sua interezza - ed è come se anch’io fossi entrata dentro alle trame di questi incredibili pezzi. I suoni sono perfetti, come al solito, ed il trio di Tortona è impeccabile, come al solito. La perfetta alchimia di potenza e psichedelia è il loro tratto distintivo e questo è ancor più evidente nei concerti. L’immediatezza dei nuovi brani trova – sul palco – la sua forma ideale: l’incedere possente dei riff granitici e la cascata di distorsioni magmatiche esalta la componente stoner/doom 
della musica della band piemontese, senza per questo abbandonare le distintive atmosfere space e psych. Il finale di Daemons, con il suo synth evocativo e “horrorifico”, dal vivo ancora più che su disco, è qualcosa che ti entra dentro e lì si ferma, occupando orecchie e testa. Ogni nuovo live degli Ufomammut è per me l’ennesima riconferma del loro grande valore e della loro continua crescita artistica.  
 [E.R.]



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Ufomammut + Karl Marx was a Broker + Green Oracle – 05.27.2016 – Cycle Club, Calenzano (FI)

Ufomammut come back to the Cycle after a year and half since the last time on this stage (the end of November 2014, during the Magickal Mastery Tour – a series of gigs supporting live dvd XV). Thanks to their most direct release - Ecate – they perform an even more devastating and visceral show.

The evening is opened by a newly formed trio: Green Oracle. Two songs, thirty minutes trip – through doomy sludgy sounds veined with lysergic atmospheres. The “prelude” of the second song creates a sharp cut between the first enthralling piece and the second one – the taste of a mantra, with didgeridoo, Tybetan cymbals and female voice as a special guest. The bass is the heart of the trio: the source of both the rhythmic wave and the tide of melodies. Really interesting band: we just have to wait for the recordings and release of their debut.

Sudden change in sonority when Karl Marx was a Broker get on stage – tonight the band from Pistoia plays as a duo (they are a trio, indeed) and the absence of Stefano Tocci (guitar/synth) is ironically highlighted by his picture placed on stage in his stead. Bass, drums and plenty of synth and samplers for an ultra-dynamic and super-rhythmical set moving easily amongst many different genres (prog, math rock, post hardcore…), showing really effective influences, sometimes almost “catchy” in spite of the violence of some parts. Really skillful as musicians, they only suffer from some inaccuracies of the drums – maybe due to the unusual “amputated” lineup – which, however, do not affect the impact and telluric appeal of their music.

In the end we come back to the (perfect!) pair heaviness/slowness. Tonight I listen to Ufomammut stuck to the stage. And this is the best choice ever made. In fact I find myself inside Ecate – played in almost its entirety – and I feel as I was part of this stunning songs. Sounds are great (as usual!) and the trio from Tortona is flawless (as usual!). The perfect alchemy of intensity and psychedelia is their hallmark and their concerts make it even more evident. The immediacy of their new production finds its ideal form right on stage: the sturdy massive gait of granitic riffs and the waterfall of magmatic distortions enhance the stoner/doom side of the music of the band, yet without abandoning the distinctive space/psych atmospheres. With its evocative horror-tasted synth, the final part of Daemons gets in the depths of the listener, occupying both ears and mind - in concert even more than on recordings. Each new Ufomammut concert is yet another confirmation of their great worth and continous artistic growth.
 [E.R.]



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