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venerdì 1 aprile 2016

Zippo – 25.03.2016 – No Cage (Prato)


Zippo – 25.03.2016 – No Cage (Prato)

Il venerdì di pasqua decido di "santificarlo" con un bel concerto. Oltretutto suonano gli Zippo. E il loro quarto album – After Us – è appena uscito.

In realtà non suonano solo gli Zippo, al No Cage. Ci sono ben altre tre bands che fanno rockabilly in varie declinazioni: Hot Rod Surfers, Contessa and the Squires, Bone Machine. La serata me la seguo tutta e mi diverto. Ma sul genere non sono ferrata, sono lì per sentire i nuovi pezzi del quartetto di Pescara…e quindi non posso che scrivere solo di loro!

L’attacco è Low Song, potente opener del nuovo album, che cattura e ipnotizza col suo mantra e la potenza distorta dei riffs, e fa subito capire che la band ha definitivamente assimilato la nuova formazione “a quattro”, con una sola chitarra. Le nuove canzoni sono monoliti dotati di vita propria e - collocati uno a fianco all’altro - creano una sorta di Stonehenge. La voce di Dave è impeccabile: nella dimensione live la sua versatilità e la sua profondità incantano l’ascoltatore, conducendolo dentro ad ogni pezzo. La sessione ritmica è imponente, ed il basso di Stonino crea dei patterns – a volte pulti, a volte potentemente distorti – con i quali si fonde una chitarra che alterna parti più stoner e (quasi) grunge ad altre più sludge, innalzando un muro di suono in cui si vorrebbe entrare e fondersi. Il concerto è incentrato sul nuovo After Us, ma il finale è lasciato alla “classica” The Elephant March. In 10 anni l’elefante è cresciuto e i suoi passi lasciano un’impronta ancora più profonda: ma non vi è alcuna traccia di polvere sul pachiderma.

La fine del concerto arriva davvero troppo presto. Ma questo non può che essere un invito per una nuova data!
[E.R.]
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Zippo – 03.25.2016 – No Cage (Prato)

I decide to “sanctify” this Easter Friday with a concert. Zippo are going to play tonight. And their fourth album – After Us – has just been released.
Well, tonight at No Cage there are not only Zippo. Three more bands are going to play rockabilly in various forms: Hot Rod Surfers, Contessa and the Squires, Bone Machine. I listen to all their shows and I enjoy the whole thing. But I have to admit that I am not so familiar with this genre, and I am here to listen to the new songs of the quartet from Pescara…and so I can only write about them!

The opener is Low Song, the mighty first track of the new album. It captures and hypnotizes with its mantra and the mighty distortion of its riffs. One immediately realizes that the band definetely assimilated the new configuration with four members and just one guitar. New songs are monoliths with their own life and – one next to the other – they form a sort of Stonehenge. Dave’s voice is flawless: in live dimension its versatility and depth enchant the listener, leading him inside each song. Rhythm section is striking and Stonino’s bass creates patterns – at times clean, at times powerfully distorted – capable of merging with a guitar which alternates stoner and (almost) grungy parts with sludgy ones. The outcome is a wall of sound in which you desire to enter and to be incorporated. The whole show is focused on After Us, but the ending is entrusted to the “classic” The Elephant March. In 10 years time the elephant has grown up and his steps leave deeper footprints: yet ther is no trace of dust on the pachyderm.

The end of the concert really comes too soon. But this can only be an invitation for a new date!
[E.R.]

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