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giovedì 18 febbraio 2016

Eternal Tapestry - Wild Strawberries


Eternal Tapestry - Wild Strawberries
(Thrill Jockey, 2015)

A seguire gli Eternal Tapestry nella ricerca di fragole selvatiche si corre davvero il rischio di perdersi. I cinque faranno di tutto per farvi smarrire l’orientamento lungo i sentieri dello space rock più dilatato, facendovi assaggiare ogni sorta di pianta allucinogena. Partiti da una baita sperduta sulle montagne dell’Oregon - dove la band ha liberato le liquide improvvisazioni che poi hanno trovato maturazione in questo album - vi ritroverete a vagare nelle fitte foreste avvolte dall’umidità, senza capire come ci siete arrivati né come fare per uscirne. Wild Strawberries è un disco di fluttuanti jam sessions per lo più strumentali che hanno nella Natura selvaggia la propria musa. Otto brani sterminati (ognuno con il nome di una pianta come titolo) illuminati da raggi psichedelici di tastiera, talmente accecanti da rendere impossibile la distinzione tra sonno e veglia. Su questi tappeti (a volte sospesi come droni cosmici, a volte ondulanti a ritmi ipnotici come spirali kraut rock) liane di chitarra si attorcigliano senza fine e senza meta. Nei solchi di questo doppio vinile - che si distacca dalla razionalità e dai ritmi umani per immergersi con leggerezza nella spiritualità della Natura - c’è lo scorrere incessante dell’acqua verso valle ed il soffio del vento tra gli alberi. Musica cosmica e spaziale, ma suonata sul Pianeta Terra, per il Pianeta Terra. Per tutti i viaggiatori e gli esploratori (mentali, ovviamente!) che non hanno paura di spingersi “oltre”.
[R.T.]
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Eternal Tapestry - Wild Strawberries
(Thrill Jockey, 2015)

Following Eternal Tapestry in search of wild strawberries, there is the real risk of getting lost. The five musicians actually do anything to make you lose orientation along the paths of the most dilated space rock, letting you taste every kind of hallucinogenic plant. From a remote hut on the Oregon mountains - where the band released the liquid improvisations matured in this album - you will find yourself wandering in dense forests enveloped by moisture, without understanding how you got there or how to get out of it. Wild Strawberries is an album of fluctuant jam sessions, mostly instrumental, that has its muse in the wild Nature. Eight endless songs (each one with the name of a plant as title) enlightened by psychedelic rays of keyboards, so much dazzling to make it impossible to distinguish between sleep and wakefulness. On these carpets (sometimes suspended as cosmic drone, sometimes undulant with hypnotic rhythmic as kraut rock spirals) guitar lianas twist without end and without destination. In the grooves of this double vinyl - separated from rationality and human rhythms, plunging lightly into the spirituality of Nature - there is the incessant downstream water flow and the blow of the wind through the trees. Cosmic and space music, yet played on Planet Earth, for Planet Earth. For all (mental!) travellers and explorers who do not fear to venture in the “beyond”.
[R.T.]

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