Ufomammut – Ecate
(Neurot Recordings, 2015)
(Neurot Recordings, 2015)
La sintesi può sembrare un difetto in un genere come il doom
cosmico caratterizzato solitamente da dilatazioni che tentano di spingersi al
di là dell’umana percezione del tempo. Eppure, proprio grazie alla sintesi, gli
Ufomammut, (giunti al loro settimo album) concepiscono uno dei loro lavori più
significativi. Concentrata su riff monolitici e possenti - più vicini alle
frammentazioni stordenti, ma sempre dinamiche, dei Melvins rispetto a quanto
fatto in passato - la band di Tortona crea una serie di macigni (dal punto di
vista sonoro ancor più pesanti rispetto a quelli degli album precedenti, anche
se meno soffocanti e alienanti) nei quali la batteria di Vita è assolutamente
protagonista. Il groove irregolare e la varietà delle sei canzoni non rende
meno psichedelico l’effetto dei riverberi ultraterreni o dei synth spaziali, ma
anzi ne amplifica il risultato, andando a costituire il terzo vertice nella
triangolare carriera del trio italiano: se Snailking è il labirintico
avvolgersi del magma pesante verso lidi psichedelici e Lucifer Songs il
definitivo trip ambient, Ecate è la pioggia di meteoriti che mancava nella
carriera della band.
[R.T.]
***
Ufomammut – Ecate
(Neurot Recordings, 2015)
(Neurot Recordings, 2015)
Sometimes synthesis may seem a defect in a genre usually
characterized by dilations which try to go beyond human perception of time like
cosmic doom is. Yet, thanks to synthesis, Ufomammut – with their 7th full
lenght – conceive one of their most relevant, significant, albums. Focused on
heavy monolithic riffs – nearer to the stunning, yet dynamic, Melvins’
fragmentations as ever before – the band from Tortona creats a series of
boulders in which Vita’ s drumming is absolutely protagonist (and looking at
sounds, here they are even heavier than before, though less suffocating and
alienating). The irregular groove and variety of the six tracks sustains the
psychedelic effect of otherworldly reverbs and space synth, amplifying the
result and making this album the third vertex of the triangular career of the
italian trio: if Snailking is the mazy in-wrapping of ponderous magma towards
psychedlic shores and Lucifer Songs is the ultimate ambient trip, Ecate is the
meteor shower missing in their history up to now.
[R.T.]
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