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venerdì 2 ottobre 2015

Ufomammut - Ecate




Ufomammut – Ecate
(Neurot Recordings, 2015)



La sintesi può sembrare un difetto in un genere come il doom cosmico caratterizzato solitamente da dilatazioni che tentano di spingersi al di là dell’umana percezione del tempo. Eppure, proprio grazie alla sintesi, gli Ufomammut, (giunti al loro settimo album) concepiscono uno dei loro lavori più significativi. Concentrata su riff monolitici e possenti - più vicini alle frammentazioni stordenti, ma sempre dinamiche, dei Melvins rispetto a quanto fatto in passato - la band di Tortona crea una serie di macigni (dal punto di vista sonoro ancor più pesanti rispetto a quelli degli album precedenti, anche se meno soffocanti e alienanti) nei quali la batteria di Vita è assolutamente protagonista. Il groove irregolare e la varietà delle sei canzoni non rende meno psichedelico l’effetto dei riverberi ultraterreni o dei synth spaziali, ma anzi ne amplifica il risultato, andando a costituire il terzo vertice nella triangolare carriera del trio italiano: se Snailking è il labirintico avvolgersi del magma pesante verso lidi psichedelici e Lucifer Songs il definitivo trip ambient, Ecate è la pioggia di meteoriti che mancava nella carriera della band.

[R.T.]



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Ufomammut – Ecate
(Neurot Recordings, 2015)



Sometimes synthesis may seem a defect in a genre usually characterized by dilations which try to go beyond human perception of time like cosmic doom is. Yet, thanks to synthesis, Ufomammut – with their 7th full lenght – conceive one of their most relevant, significant, albums. Focused on heavy monolithic riffs – nearer to the stunning, yet dynamic, Melvins’ fragmentations as ever before – the band from Tortona creats a series of boulders in which Vita’ s drumming is absolutely protagonist (and looking at sounds, here they are even heavier than before, though less suffocating and alienating). The irregular groove and variety of the six tracks sustains the psychedelic effect of otherworldly reverbs and space synth, amplifying the result and making this album the third vertex of the triangular career of the italian trio: if Snailking is the mazy in-wrapping of ponderous magma towards psychedlic shores and Lucifer Songs is the ultimate ambient trip, Ecate is the meteor shower missing in their history up to now.

[R.T.]

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