lunedì 12 marzo 2018

My Bloody Valentine - Loveless


My Bloody Valentine - Loveless
(Creation Records, Sire, Warner Bros. Records, 1991)

Rumori come interruzioni del linguaggio musicale. Disturbante ribellione contro le melodie accettate. Rumori come medium psichedelico per un viaggio estatico nella nostra mente, lontano dalla realtà. Anche nel pop rock, il noise ha avuto intenzioni sovversive. Il movimento shoegaze ha rovesciato questa concezione e creato un ossimoro. Un matrimonio indissolubile di armonia e dissonanza. I rumori non sono mai stati così piacevoli, dolci e delicati prima della pubblicazione di Loveless. Un'onda caotica di feedback di chitarra genera un avvolgente muro di suono che deforma la struttura delle canzoni come in un nastro danneggiato. Il risultato? Romantico come il ricordo della nostra adolescenza. La musica dei My Bloody Valentine (figlia della reinterpretazione del post-punk dei The Jesus and Mary Chain) non stordisce, disturba o provoca mai: il suo intento è stimolare il lato femminile del rock alternativo.
[R.T.]
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My Bloody Valentine - Loveless
(Creation Records, Sire, Warner Bros. Records, 1991)

Noises as interruptions of musical language. Disturbing defiance against accepted melodies. Noises as psychedelic medium to ecstatic trip into our mind, far away from reality. Even in pop rock, noise had got subversive intentions. Shoegaze movement overturned this conception and created an oxymoron. An indissoluble marriage of harmony and dissonance. Noises had never been so pleasant, sweet and delicate before the release of Loveless. A chaotic wave of guitar feedbacks generates an enveloping wall of sound that deforms the shape of songs as in a damaged tape. The outcome? Romantic as the remembrance of our adolescence. My Bloody Valentine music (daughter of The Jesus and Mary Chain reinterpretation of post-punk) never stuns, disturbs or provokes: its intent is to arouse the feminine side of alternative rock.
[R.T.]

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